Salute, meno rischi malattie al cuore per chi vive in quartieri verdi

Domenica 29 Agosto 2021
Ambiente, meno rischi malattie al cuore per chi vive in quartieri verdi

Coloro che abitano in quartieri verdi hanno meno rischi di sviluppare malattie al cuore, a rivelarlo è una ricerca presentata al Congresso 2021 della Società europea di cardiologia (Esc). «Livelli più elevati di verde sono stati associati a tassi più bassi di condizioni cardiache e ictus nel tempo, sia quando un'area ha mantenuto un alto livello» di vegetazione «sia quando il verde è aumentato», ha affermato l'autore dello studio, William Aitken dell'Università di Miami, negli Stati Uniti.

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«È stato straordinario che queste relazioni siano apparse in soli 5 anni, un periodo di tempo relativamente breve per un impatto ambientale positivo». Rendere più verdi strade e quartieri ha molti vantaggi, rilevano gli esperti, e lo studio ha indagato se ci fosse qualche relazione anche con i tassi di malattie cardiache. Nell'analisi sono stati inclusi 243.558 beneficiari di Medicare negli Usa, di età pari o superiore a 65 anni che hanno vissuto nella stessa area di Miami dal 2011 al 2016. Le informazioni sono state usate per ottenere l'incidenza di nuove condizioni cardiovascolari durante lo studio quinquennale, tra cui infarto, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, cardiopatia ischemica, ipertensione e ictus/attacco ischemico transitorio.  Le immagini satellitari sono state invece utilizzate per valutare la presenza del verde, classificandolo come basso, medio o alto.

I partecipanti sono stati quindi divisi in base al fatto che vivessero in quartieri con tanto o poco verde nel 2011 e poi nel 2016.

I partecipanti sono stati classificati in base al fatto che vivessero in blocchi di verde basso, medio o alto nel 2011. Il processo è stato ripetuto per quegli stessi residenti e il verde dei loro blocchi nel 2016. Durante quel periodo di tempo i parchi della contea di Miami-Dade hanno condotto programmi di piantagione di alberi quindi, ad esempio, c'era la possibilità che qualcuno in un blocco a bassa vegetazione nel 2011 potesse vivere in un blocco ad alto livello di verde nel 2016.

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È emerso che chi viveva in quartieri con tanto verde aveva una probabilità inferiore del 16% di sviluppare nuove condizioni cardiovascolari rispetto a chi vive in posti con poca vegetazione. E anche chi viveva in aree che negli anni hanno aumentato il verde aveva una probabilità inferiore del 15% di sviluppare queste problematiche. «Sospettiamo che molteplici fattori possano spiegare queste osservazioni. Ad esempio, le persone che vivono in aree più verdi possono fare più esercizio all'aperto e potrebbero sentirsi meno stressate a causa dell'essere circondate dalla natura. Inoltre, la vegetazione potrebbe fornire una certa protezione dall'inquinamento atmosferico e/o acustico», osserva Aitken che aggiunge un dato molto convincente: «Con il costo di una visita al pronto soccorso per un infarto, si potrebbero piantare alberi in un quartiere con 100 residenti e potenzialmente prevenire dieci malattie cardiache in questo gruppo».

Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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