Nelle Marche nasce il distretto del biologico più grande d'Europa, con 100 milioni di fatturato, 70mila ettari di terreno e 2.100 imprese coinvolte. L'annuncio, a chiusura del bando regionale, è arrivato oggi dal vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni, assessore all'Agricoltura, al «Sana» di Bologna, fiera del biologico. La Regione è presente con uno stand insieme alla Camera di Commercio unica regionale e a tante imprese marchigiane (22 presenti di cui 16 nella collettiva associazione produttori Food Brand Marche e 6 nello stand; altre 15 aziende con prodotti esposti nello stand istituzionale). La concretizzazione del distretto biologico unico delle Marche, segue il patto siglato nell'aprile scorso da Regione e associazioni regionali Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Legacoop , Uecoop, Unci e Camera di commercio, e il conseguente bando. Al «Sana», dopo la partecipazione al «Cibus» di Parma, ancora lo stand di Regione e Camera di Commercio a sostegno delle imprese marchigiane.
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Il vice presidente ha parlato di «una leadership marchigiana» nel settore; «con la percentuale più alta di biologico sul totale della nostra agricoltura. Abbiamo lavorato in questi mesi alacremente con le imprese per rafforzarci e per far uno sforzo unitario». «Le Marche saranno il laboratorio per il biologico - ha affermato ancora Carloni -: 2.100 imprese coinvolte in un unico sforzo che sarà una grande operazione di sostegno rafforzamento delle filiere biologiche della produzione del cibo bio e che vorremmo vedere leader a livello nazionale e internazionale. Quindi faremo uno sforzo con queste imprese per essere sempre più forti dargli forza e per dare vantaggi competitivi e nostri imprenditori»