Svolta nel caso dell'omicidio di Fabrizio Moretto.
Fabrizio Moretto, l'arresto
L'arrestato è anche accusato di detenzione abusiva e porto illegale di arma da sparo. Le indagini hanno consentito di ricostruire le fasi della preparazione e dell'agguato del 21 dicembre 2020 nel quale Moretto fu ucciso in via della Tartaruga a Sabaudia, a poca distanza dalla sua abitazione; dall'altro di accertare il movente e il collegamento con la morte violenta di Erik D'Arienzo, morto in ospedale il 5 settembre 2020 alcuni giorni dopo il pestaggio venuto nella notte tra il 29 e il 30 agosto.
La ricostruzione
Due anni dopo la morte di Moretto, era il 21 dicembre del 2020, che fu ucciso con un colpo di pistola a pochi metri dalla sua abitazione a Sabaudia, i carabinieri del Nucleo investigativo di Latina hanno arrestato Ermanno D'Arienzo, 64 anni, che fu sospettato immediatamente di essere l'autore di quell'agguato mortale. La pista della vendetta fu analizzata subito: tre mesi prima era morto suo figlio Erik dopo essere stato pestato a morte e lasciato sul ciglio della strada vicino Borgo San Donato, inizialmente si pensò ad un incidente, ma fu subito evidente che le ferite non erano compatibili con una semplice caduta. Del pestaggio il principale sospettato era Fabrizio Moretto.
Ieri, al termina di due lunghi anni di indagini, l'epilogo e l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ermanno D'Arienzo “Topolino”.
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