La fondana Federica Di Sarra vola in Europa per migliorare il best ranking Wta

Martedì 12 Gennaio 2021 di Andrea Gionti
La tennista fondana Federica Di Sarra

Dopo il lockdown ha messo nel carniere tre titoli ITF a Trieste, Tarvisio ed Ortisei. «La carriera dei tennisti professionisti si è allungata e in campo mi diverto ancora e voglio continuare a farlo per tanto tempo». Lo sottolinea la fondana Federica Di Sarra, 30 anni, best ranking Wta 305, che nel 2021 ha lasciato momentaneamente l’Italia per volare dall’altra parte del mondo per cercare di salire in classifica e conquistare più punti possibili nella classifica del tennis. Prima sul "corto duro" di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove insieme ad altre colleghe azzurre ha preso parte al torneo internazionale.

Una rapida apparizione durata lo spazio delle qualificazioni in cui è uscita in tre set (2-6, 7-5, 6-1) per mano della greca Despina Papamichail. Questa settimana si è invece trasferita in Europa, nel 25.000 indoor di Amburgo. Superato lo scoglio sempre temibile delle qualifiche  - doppio successo in due set sulle padrone di casa Laura Isabel Putz e Nikol Rivkin - l'atleta pontina ha battuto oggi al tie-break (7-6, 7-6) la francese Alice Rame centrando l'accesso al secondo turno.

Federica in questo periodo ha cambiato la sua vita agonistica. Dalla scorsa estate, subito dopo la chiusura del lockdown, anche grazie ai buoni rapporti con il ct della Nazionale italiana femminile Tathiana Garbin, ha deciso di allenarsi al Centro di preparazione olimpica di Formia insieme ad altre realtà emergenti della racchetta.

«Dopo un periodo di stop ho ripreso nel 2017 con Fabrizio Zeppieri, poi sono stata un anno a Milano - racconta la Di Sarra che in carriera ha conquistato otto titoli -  Ultimamente ho limato diversi dettagli e ho lavorato tantissimo dal punto di vista tecnico. Mi sento meglio adesso rispetto a quando ero più giovane. La preparazione invernale è stata già fatta e ora si tratta di andare a cercare il maggior numero di punti in giro per il mondo. Dal 2010 ho scelto di volermi sostenere economicamente senza chiedere aiuto alla mia famiglia. Il tennis è uno sport che necessita di risorse importanti. La scossa è arrivata con la finale raggiunta alle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia. Ho ancora tanta voglia di giocare e di poter dire la mia».

Un sogno nel cassetto? «Migliorare il mio best ranking, ma soprattutto di disputare le qualificazioni al Roland Garros ed entrare tra le prime 100 del mondo. Sognare non costa nulla»

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