Scheletro in spiaggia a Latina, tutte le ipotesi

Lunedì 4 Gennaio 2021 di Vittorio Buongiorno
Scheletro in spiaggia a Latina, tutte le ipotesi

L'INCHIESTA
Il primo giallo dell'anno lo porta la mareggiata che imperversa sul litorale pontino. Onde marroni ruggiscono da giorni e ieri hanno portato a riva a Foce Verde un cadavere, anzi uno scheletro. Lo hanno trovato alcune persone che erano scese in spiaggia per la camminata abituale, incuranti della pioggia e delle raffiche di vento che battevano la costa. Le gambe ridotte a ossa, il busto come quello di una mummia, il teschio senza più occhi e con parte della dentatura scoperta, un braccio e una mano in migliore stato di conservazione. Niente altro. Una visione orribile. Immediatamente è stata allertata la centrale operativa della Questura: sul posto sono arrivate due pattuglie della Squadra Volante. In quel momento grandinava. L'area è stata transennata con rampi portati dal mare e con il nastro bianco e rosso. A Foce Verde sono sopraggiunti anche gli agenti della Polizia Scientifica per i primi rilievi.
La procura della Repubblica ha aperto una inchiesta su quello che appare come un mistero.

Il pm Marco Giancristofaro oggi affiderà l'incarico per l'esame autoptico al medico legale Cristina Setacci, perché solo dagli accertamenti sui resti portati a terra dal mare potranno arrivare elementi utili a far luce su questo mistero. Al momento non si sa nulla su questi resti. Né se appartengano a un uomo o a una donna e neppure quale sia la causa della morte. Solo l'autopsia chiarirà se ci sono segni di violenza e da quanto tempo le ossa siano rimaste in mare. Ma gli inquirenti sperano soprattutto che si riesca a chiarire a quando risalga la morte.


L'ipotesi però più inquietante è che il cadavere possa essere stato portato in mare dal canale Mascarello che si trova a poca distanza dal punto dove è stato trovato, all'altezza dello stabilimento Space Time. Trascinato in mare dalle piogge torrenziali che hanno gonfiato i canali e trascinato via tutto quello che incontravano. Come le rape. Intorno al cadavere infatti c'erano decine di rape bianche, un intero raccolto, spazzato via dall'acqua da uno dei terreni dove vengono coltivate in tutta la zona, buttato a mare e risospinto sulla spiaggia dalla forza delle onde. Magari il cadavere arriva da lì. Dall'argine del canale o addirittura da uno dei terreni che lo costeggiano.


Si cerca anche tra gli scomparsi delle ultime settimane, ma in zona non ne risultano. Ma forse i resti arrivano da molto più lontano, una delle vittime morte in mare nei viaggi della speranza e poi trascinate dalle correnti per migliaia di chilometri.

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Ultimo aggiornamento: 15:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA