Latina, cittadini esasperati per i cumuli di rifiuti: ancora due giorni per tornare a regime

Martedì 7 Luglio 2020 di Andrea Apruzzese
Latina, cittadini esasperati per i cumuli di rifiuti: ancora due giorni per tornare a regime
Ci vorrà ancora un giorno, o due al massimo, per riportare alla normalità la situazione della raccolta rifiuti indifferenziati a Latina, ma da un lato i cittadini sono esasperati, dall'altro si verificano anche episodi come quello che ha visto protagonisti esponenti della Lega tentare di entrare nella sede di Abc.
Il tutto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, quando i due consiglieri comunali del partito guidato da Matteo Salvini, insieme al coordinatore cittadino si sono recati presso la sede di Abc, asserendo di avere potere ispettivo per verificare la situazione.
A quanto risulta non sono stati fatti accedere alla sede dal personale di custodia, che ha poi allertato la Questura. Su quanto avvenuto, sarebbero in corso verifiche anche da parte della Digos. Intanto, l'Azienda per i beni comuni ha aumentato turni e passaggi quotidiani, per raccogliere tutto quanto, dopo il blocco causato dai giorni di interruzione del conferimento decisi da Rida Ambiente.
In particolare, sono stati diversificati i mezzi usati da Abc: da un lato passano i camion cosiddetti a carico laterale, ovvero quelli che svuotano i cassonetti, dall'altro i cosiddetti ragni, ovvero quelli che hanno un braccio per raccogliere i sacchi lasciati in giro, su strade e marciapiedi.
«Non è facile recuperare cinque giorni di blocco - spiega l'assessore comunale all'Ambiente, Dario Bellini - ma l'azienda si sta impegnando e la situazione sta migliorando: entro 24-36 ore al massimo torneremo alla normalità».
In gran parte della città, ieri, i cassonetti dell'indifferenziato erano stati svuotati, ma erano ancora molti i cumuli di immondizia sui marciapiedi. Ieri pomeriggio si sono verificati alcuni roghi di rifiuti, in particolare in zona Q4-Q5, dove maggiori sono stati i cumuli dei rifiuti, anche per la maggiore densità abitativa. Prontamente sono intervenuti i Vigili del fuoco per spegnere gli incendi, ma la situazione non è semplice.
Molti i cittadini esasperati, in particolare, nei confronti di chi abbandona mobili, pensili, divani, armadi, porte, valigie, carrozzine per bambini, imballaggi di elettrodomestici e quant'altro.

LA PROVINCIA
Nel frattempo, va avanti il percorso avviato dai sindaci della Provincia di Latina per arrivare alla gestione pubblica di impianti per il trattamento della frazione umida e dei siti di stoccaggio del secco residuo.
Il presidente della Provincia, Carlo Medici, spiega che «l'attuale emergenza non deve essere messa in relazione con l'azione sinergica dei sindaci della provincia di Latina che con grande senso di responsabilità e nonostante l'insorgere di inevitabili critiche pretestuose, stanno percorrendo la strada che conduce alla costituzione dell'Ato 2 per la gestione virtuosa dei rifiuti in ambito provinciale al fine proprio di lasciarsi alle spalle il fallimentare sistema monopolistico che per definizione comporta costi elevati, discontinuità del servizio e spesso, seri problemi di natura ambientale».

Relativamente alla scelta dei siti per gli impianti, Medici precisa che «nelle scorse settimane è stata inviata una nota all'assessore regionale contenente il lavoro finora svolto al fine dell'individuazione di potenziali siti idonei ad ospitare impianti pubblici elencando una prima scrematura delle aree industriali potenzialmente idonee con la netta eccezione dell'area di Borgo Montello, La Cogna e Mazzocchio. Sarà l'assemblea dei sindaci a indicare uno o più impianti, scelta che si baserà su principi di idoneità e economicità.
Questo percorso comporterà il non ripetersi dell'attuale situazione, consentendo di chiudere definitivamente e nel totale rispetto dell'ambiente, il ciclo dei rifiuti».
Diverse sono le ipotesi ancora sul piatto, dopo le indicazioni fornite dai Consorzi industriali sui siti dismessi. C'è la disponibilità del Comune di Cisterna, ma anche, come mera ipotesi, l'ex Mira Lanza sull'Appia.
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