Tutti pazzi per Ponza ma l'affollamento nell'estate delle distanze anti-Covid fa paura. L'economia isolana ha riacceso i motori e neanche a farlo apposta, in un solo week end si è dato fondo a tutte le riserve di benzina e gasolio aggravate da un guasto alla nave Maria Maddalena, unica autorizzata al trasporto di carburante, costretta a rimanere al palo a Terracina. Risultato? Ieri mattina al porto neanche una goccia di benzina per uscire in barca, fino a mezzogiorno all'arrivo del traghetto.
Ponza, il sindaco: «Troppa gente? Tutte le nostre forze in campo, se non basta mandate l’Esercito»
IN FILA PER IL BUS
Nulla di nuovo. È un problema che i turisti si trovano a fronteggiare tutti gli anni, ma nel 2020 non è la stessa cosa. Ieri infatti sono rimasti senza gasolio i bus diretti a La Caletta, e questo ha provocato un problema serio, l'assembramento di un nutrito numero di persone in attesa del mezzo di trasporto pubblico. Insomma, l'ennesimo assembramento in questi giorni di folla. E giù polemiche.
Il sindaco Francesco Ferraiuolo, dopo aver provocatoriamente richiesto l'Esercito per poter garantire, oltre che con l'impiego di tutte le forze a disposizione già utilizzate, il distanziamento anti-Covid sulle spiagge e nei luoghi della movida presi d'assalto, ieri ha replicato con una battuta: «Forse qualcuno crede che Ponza sia diventata all'improvviso un orologio svizzero? Se ci si trova in una situazione sostenibile ha spiegato il primo cittadino -, l'isola è in grado di fornire tutti i servizi. Nel momento in cui ci si trova in una condizione straordinaria, come quella determinata dalle presenze di sabato e domenica scorsi, i servizi ne risentono. Non sarà la fine del mondo qualche ora senza benzina, che a Le Forna comunque non è mai mancata, né qualche minuto di ritardo del tpl. Domenica molta gente è tornata sul continente, ma sull'isola sono rimaste le cosiddette presenze lunghe che in questi giorni superano quelle nello stesso periodo dello scorso anno».
«SIAMO MOLTO ATTENTI»
È questo il punto. Nell'estate del Covid 19, Ponza è tornata ad essere la meta preferita dei romani e non solo. «La gente c'è, e il lavoro ora per fortuna non manca commenta Gino Pesce, titolare del ristorante stellato Acqua Pazza che quest'anno ha cambiato location -. Ma certo qui a Ponza non dimentichiamo che il Paese ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e che sono ancora lontani il superamento dell'emergenza sanitaria e la ripresa economica. I commercianti, i ristoratori sono molto attenti alle regole, temendo un dietrofront. Sanificazioni, mascherine, disinfettanti, ovunque».
IL PROBLEMA DEI GIOVANISSIMI
Come al solito però, ci sono situazioni difficili da gestire. «E' il caso dei giovanissimi che escono in comitiva e che dopo un paio di birre diventano incontenibili - ammette Pesce - Dispiace che passi il messaggio che l'isola sia fuori controllo.