Ponza affollata, strade e spiagge stracolme. La Asl: «Se arriva il virus qui è come su una nave»

Martedì 14 Luglio 2020 di Rita Cammarone
Ponza affollata, strade e spiagge stracolme. La Asl: «Se arriva il virus qui è come su una nave»

Tutti pazzi per Ponza ma l'affollamento nell'estate delle distanze anti-Covid fa paura. L'economia isolana ha riacceso i motori e neanche a farlo apposta, in un solo week end si è dato fondo a tutte le riserve di benzina e gasolio aggravate da un guasto alla nave Maria Maddalena, unica autorizzata al trasporto di carburante, costretta a rimanere al palo a Terracina. Risultato? Ieri mattina al porto neanche una goccia di benzina per uscire in barca, fino a mezzogiorno all'arrivo del traghetto.

Ponza, il sindaco: «Troppa gente? Tutte le nostre forze in campo, se non basta mandate l’Esercito»

IN FILA PER IL BUS
Nulla di nuovo. È un problema che i turisti si trovano a fronteggiare tutti gli anni, ma nel 2020 non è la stessa cosa. Ieri infatti sono rimasti senza gasolio i bus diretti a La Caletta, e questo ha provocato un problema serio, l'assembramento di un nutrito numero di persone in attesa del mezzo di trasporto pubblico. Insomma, l'ennesimo assembramento in questi giorni di folla. E giù polemiche.
Il sindaco Francesco Ferraiuolo, dopo aver provocatoriamente richiesto l'Esercito per poter garantire, oltre che con l'impiego di tutte le forze a disposizione già utilizzate, il distanziamento anti-Covid sulle spiagge e nei luoghi della movida presi d'assalto, ieri ha replicato con una battuta: «Forse qualcuno crede che Ponza sia diventata all'improvviso un orologio svizzero? Se ci si trova in una situazione sostenibile ha spiegato il primo cittadino -, l'isola è in grado di fornire tutti i servizi. Nel momento in cui ci si trova in una condizione straordinaria, come quella determinata dalle presenze di sabato e domenica scorsi, i servizi ne risentono. Non sarà la fine del mondo qualche ora senza benzina, che a Le Forna comunque non è mai mancata, né qualche minuto di ritardo del tpl. Domenica molta gente è tornata sul continente, ma sull'isola sono rimaste le cosiddette presenze lunghe che in questi giorni superano quelle nello stesso periodo dello scorso anno».
 

 




«SIAMO MOLTO ATTENTI»
È questo il punto. Nell'estate del Covid 19, Ponza è tornata ad essere la meta preferita dei romani e non solo. «La gente c'è, e il lavoro ora per fortuna non manca commenta Gino Pesce, titolare del ristorante stellato Acqua Pazza che quest'anno ha cambiato location -. Ma certo qui a Ponza non dimentichiamo che il Paese ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e che sono ancora lontani il superamento dell'emergenza sanitaria e la ripresa economica. I commercianti, i ristoratori sono molto attenti alle regole, temendo un dietrofront. Sanificazioni, mascherine, disinfettanti, ovunque».

IL PROBLEMA DEI GIOVANISSIMI
Come al solito però, ci sono situazioni difficili da gestire. «E' il caso dei giovanissimi che escono in comitiva e che dopo un paio di birre diventano incontenibili - ammette Pesce - Dispiace che passi il messaggio che l'isola sia fuori controllo.
Non è così. Da parte nostra, del Comune e delle forze dell'ordine c'è il massimo impegno». «Sui traghetti e sui bus-navetta spiega il sindaco Ferraiuolo - vengono rispettate tutte le prescrizioni. Al porto, nelle fasi di imbarco e sbarco, entrano in azione gli agenti della Polizia Locale e gli steward. In centro la presenza di vigili e carabinieri si avverte. In mare, la motovedetta del Circomare esce di continuo e il personale è impegnato su più fronti». Le immagini pubblicate sui social, però, di un'isola con le spiagge Cala Feola, Calla dell'Acqua, Frontone e Le Piscine stracolme e con assembramenti durante la movida preoccupano anche l'autorità sanitaria. «Un solo contagio sull'isola ha il peso paragonabile a quello su una nave da crociera», commenta il direttore generale della Asl pontina Giorgio Casati, lasciando intendere che in tale situazione sarebbe necessario chiudere Ponza. «Eppure a Capri ci sono stati due casi Covid, ma nessuno ha pensato a simili provvedimenti», fanno notare tanti operatori della maggiore delle Isole Pontine felici dopo il lock down di poter finalmente lavorare a pieno regime.

Ultimo aggiornamento: 06:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA