L'ALLARME
Rincari anche del quaranta per cento, aumenti delle bollette, del carburante e del costo della vita in generale.
IL PANE SALATO
Forse gli aumenti più sostanziosi li ha registrati il pane, con i costi lievitati delle farine dovuti sia alla siccità e il conseguente aumento dell'acqua per l'irrigazione, sia alla scarsità di reperimento dei cereali che hanno subito una forte contrazione a causa della guerra in Ucraina. In genere si va dai 2,79 centesimi per un chili di baguette fino ai quasi 5 per pani particolari come quelli ai cereali o con una particolare lievitazione. Il caffè costa orientativamente 12 euro al chilo: il Lavazza Crema e gusto costa 12,36 euro al chilo in una delle catene, 13,18 il Qualità rossa nell'altra catena. Il Qualità oro arriva a 19,39 da una parte, 16,18 dall'altra. Senza parlare, ad esempio, delle ciliegie: un chilo costa 7,96 euro prosso uno dei marchi, 8,36 nell'altro. I pomodorini datterini costano 6,72 euro al chilo da una parte, 5 euro dall'altra.
GLI ORTAGGI
Per frutta e verdura però ovviamente esistono diverse alternative, anche per lo stesso prodotto, a volte capita anche di trovare prodotti importati dall'estero che hanno costi inferiori. Per quanto riguarda il Mercato annonario di Latina i prezzi sono più o meno simili tra i vari banchi: i fagiolini costano 6 euro al chilo, le zucchine 3 euro, le pesche 2,50 euro al chilo. Sicuramente l'aumento dei costi dell'energia, la mancanza d'acqua e l'aumento del costo del carburante agricolo ha inciso notevolmente sui prezzi - spiega l'imprenditore Massimo Marrocco - ma i costi sono rimasti tutto sommato contenuti rispetto alla media nazionale. E sul prezzo la differenza la fa anche la stagione. Per esempio fagiolini e zucchine sono alla fine del raccolto. Ovvio che quelle coltivate in serra costano di più, d'inverno si arriva anche a 7 euro al chilo, ma proprio perchè sono fuori stagione e vanno coltivate in modo diverso. Quindi i rincari attuali sono il minimo sindacale per gli agricoltori che hanno dovuto affrontare delle spese veramente elevate per queste colture.
I TIMORI
La presidente di Confesercenti di Latina, Susanna Gloria spiega: La situazione è molto delicata. Nel campo alimentare l'inflazione è arrivata anche al 40% e una famiglia media non riesce a far fronte alle spese di tutti i giorni. Questo si ripercuote su tutto perchè se non si riesce ad arrivare a fine mese si tagliano altri consumi cosiddetti superflui: una cena fuori, un vestito, un paio di scarpe, una bottiglia di vino. La mia paura è soprattutto per settembre e ottobre, se dal Governo non arriveranno aiuti temo quello che potrebbe accadere. Non solo alle famiglie ma anche agli stessi imprenditori. Il costo del lavoro dovrebbe essere abbassato, bisognerebbe calmierare i prezzi e mettere magari un tetto limite, non penso che in queste condizioni si possa andare avanti per molto. Già le imprese durante la pandemia si sono indebitate facendo mutui e finanziamenti, sicuramente a tassi agevolati, ma ora quei prestiti vanno pagati e come si può fare se per esempio le bollette sono triplicate? L'intervento del Governo deve essere veloce e immediato altrimenti andremo incontro a chiusure e fallimenti, conclude Susanna Gloria.