Bimba di 600 grammi nasce a 27 settimane. I medici: «Ora è fuori pericolo»

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Vittorio Buongiorno
Bimba di 600 grammi nasce a 27 settimane. I medici: «Ora è fuori pericolo»

Un altro piccolo grande tassello per il Santa Maria Goretti e per la sua Neonatologia.

Ieri il primario Riccardo Lubrano e la responsabile della Terapia intensiva Neonatale, la dottoressa Giovanna Pontrelli hanno raccontato con soddisfazione cosa è accaduto in questi ultimi 50 giorni. Il primo settembre è arrivata al pronto soccorso del Goretti una gestante in gravi condizioni, con una eclampsia in corso che ha richiesto l'immediato trasferimento in sala parto.

«L'equipe di Ostetricia è stata fenomenale, in pochi minuti è stato effettuato il parto cesareo ed è nata una frugoletta di 600 grammi». Al Goretti non era mai accaduto, prima dell'avvento della Terapia intensiva neonatale casi del genere venivano trasferiti a Roma in un dea di II livello. «Potete immaginare - spiega il professor Lubrano - quanto sia rischioso un trasferimento del genere per un neonato. Ora al Goretti non è più necessario».

La piccola è nata di 27 settimane, cinque mesi e mezzo, con un cesareo d'emergenza effettuato dall'equipe composta tra gli altri da Ianiri, Lambiase e Pane. «Un'estrazione in tempi fulminei - dice Lubrano - davvero i colleghi si sono superati».

A quel punto è entrata in azione l'equipe della Terapia Intensiva neonatale. «La dottoressa Alessia Testa - racconta la Pontrelli - in sala operatoria l'ha intubata così da permettere la somministrazione immediata della terapia con surfattante per prevenire stress respiratori». «Viene somministrato un tensioattivo - aggiunge Lubrano - che permette agli alveoli polmonari di non collassare, di restare aperti consentendo lo scambio aria-ossigeno. E' una terapia salvavita, prima purtroppo molti prematuri morivano per stress respiratorio».

A quel punto la piccolissima è stata adagiata nella sua incubatrice e trasferita nel reparto di Terapia intensiva neonatale. L'equipe del reparto ha messo a punto una alimentazione ad ok per farla crescere di peso. «E' stata alimentata ocn una parte di parenterale in vena e in piccolissima parte con il latte materno così da far maturare l'intestino. «L'evento che si cerca di scongiurare in casi simili è una nec, una enterite necrotizzante - spiega la dottoressa Pontrelli - che ha un altissimo rischio di morte».

La piccola bimba, di cui per privacy non diamo neppure il nome di battesimo, ha dimostrato una grande forza e una grande voglia di vivere e grammo dopo grammo ha cominciato a crescere. Medici e infermieri del reparto l'hanno seguita, curata e coccolata giorno dopo giorno, l'hanno vista salire di peso fino a superare il chilo.

«E' un risultato importante - commenta il professor Lubrano - Latina e la provincia possono contare su una Neonatologia di alto livello, l'ospedale è in grado di intervenire su casi anche molto complessi come quest'ultimo con un lavoro di squadra di più reparti. Tutto questo lo stiamo ottenendo grazie all'impegno di tutti, medici e infermieri, che in questi mesi non si sono risparmiati».

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