Migranti arrivati a Latina da Lampedusa: dodici sono positivi al coronavirus

Giovedì 30 Luglio 2020 di Laura Pesino
Migranti arrivati a Latina da Lampedusa: dodici sono positivi al coronavirus

Il responso dei tamponi e' arrivato nella notte dodici dei 55 migranti arrivati all'ex Rossi sud a Latina dopo lo sbarco a Lampedusa sono positivi al coronavirus: undici sono minorenni di 16 e 17 anni e un maggiorenne che ha 21 anni. Prefettura e Asl stanno predisponendo il loro trasferimento in una struttura Covid. I contagiati stanno per essere trasportati al Goretti per accertamenti e da lì verranno poi trasferiti.

A Latina erano arrivati a bordo di un pullman alle 23 passate di martedì, un viaggio lungo dalla Sicilia iniziato nelle prime ore della mattinata dopo lo sbarco a Lampedusa dalle coste della Tunisia, fino al casello autostradale di Frosinone per poi essere distribuiti tra la ciociaria e il territorio pontino. Altri invece hanno proseguito per Roma e per le altre province del Lazio.

BEN 38 I MINORENNI
Nel capoluogo si attendevano per lo più adulti, invece sono arrivati ben 38 minori, quattro donne, di cui una con i figli. In totale 55 persone. Una corsa contro il tempo ha costretto la Prefettura, in collaborazione con le altre istituzioni locali, a cercare una soluzione in extremis: una struttura abbastanza spaziosa da accogliere tutti per poter avviare il necessario screening sanitario anti covid. E la scelta, in accordo con il sindaco e il presidente della Provincia, è ricaduta sull'ex Rossi Sud, dove sono stati allestiti letti e beni di prima di necessità per consentire ai migranti di trascorrere la notte, di sottoporsi ai tamponi e poi di attendere l'esito degli accertamenti. All'interno dei locali del padiglione del polo fieristico lo spazio è enorme e la situazione è perfettamente sotto controllo.

L'IDENTIFICAZIONE
Nessun disordine, nessun tentativo di fuga, in maniera del tutto pacifica si sono sottoposti alle procedure di identificazione incrociando i dati raccolti al loro approdo in Sicilia e poi al tampone da parte del personale sanitario. All'esterno ci sono presidi di vigilanza fissi disposti dal questore Michele Spina, ma la situazione, per la massiccia presenza di minori non accompagnati (circa 30) è apparsa subito più complessa del previsto. Le fasce di età vanno infatti dai 14 ai 16 e dai 16 ai 18, ma ci sono anche ragazzi più piccoli di 14 anni e una mamma con figli. La composizione del gruppo ha reso dunque necessario rimodulare ancora i piani e correre di nuovo, nella giornata di ieri, a cercare un'altra soluzione per il trasferimento in una struttura più idonea ad accogliere tutti e tale da poter garantire privacy e protezione per i più piccoli e per la famiglia.

L'ATTESA
L'attesa dell'esito dei tamponi, inizialmente previsto alle 18 di ieri e poi slittato alle 23, ha rinviato inevitabilmente anche la ricollocazione dei migranti. Il responso è  arrivato intorno a mezzanotte: dieci sono risultati positivi e andranno in una struttura covid. Per gli altri la destinazione è stata individuata nel corso di un vertice convocato in Prefettura: sarà l'ex monastero, poi adibito ad albergo, di Cori, una struttura gestita dalla cooperativa Medihospes.

Si tratta di un edificio composto da tre piani, in cui potranno trovare alloggio temporaneo tutti i migranti, rispettando il distanziamento necessario e garantendo al contempo sistemazione adeguata ai soggetti più fragili, i minori e la famiglia con i bambini.
Qui, in caso di negatività allo screening sanitario, trascorreranno tutti il periodo di quarantena, con i dovuti controlli da parte della Asl e delle forze dell'ordine.

Più complessa sarà invece la gestione del periodo successivo, dal momento che le procedure di espulsione, che erano stato annunciate dal prefetto, non sono previste in caso di minorenni non accompagnati.

Ultimo aggiornamento: 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA