Voto, il risiko del centrodestra tra Terracina e Fondi. «Latina? Prematuro parlarne»

Domenica 5 Luglio 2020 di Rita Cammarone
Voto, il risiko del centrodestra tra Terracina e Fondi. «Latina? Prematuro parlarne»

Candidature a sindaco di Fondi e Terracina: la prova di fuoco per le amministrative 2021 di Latina. Ne sanno qualcosa i partiti del centrodestra, più agitati del solito in queste ore, all'ultimo giro della distribuzione di carte sul tavolo da gioco delle elezioni di settembre, nello stretto passaggio di Porta Napoletana: vietato sbagliare. Da una parte s'invoca l'unità - venerdì ci ha provato anche Matteo Salvini giunto a Terracina da Mondragone - dall'altra si registra l'accoppiata Lega-FI che sembrerebbe isolare Fratelli d'Italia.
«A Fondi spiega il senatore Nicola Calandrini, referente provinciale del partito di Giorgia Meloni abbiamo proposto un nostro candidato sindaco, Giulio Matrobattista, soltanto dopo che ci è stato detto no ad ipotesi di accordo per la candidatura a sindaco di Beniamino Maschietto, facente funzioni di primo cittadino dall'ingresso al Parlamento Europeo di Salvatore De Meo, esponente di Forza Italia. Una candidatura, quella di Maschietto, in continuità con l'amministrazione uscente. A Terracina, situazione speculare, con Nicola Procaccini a Bruxelles per Fratelli d'Italia e il suo vice, Roberta Tintari alla guida del Comune. Anche la candidatura di Tintari è in continuità con l'amministrazione uscente. Noi siamo ancora aperti ad accordi per l'unità del centrodestra, a patto che ci si sieda attorno a un tavolo con pari dignità».
Fratelli d'Italia disponibile a rivedere le candidature? Calandrini afferma che quella di Mastobattista non si tocca perché fatta «dopo che Forza Italia è andata per la sua strada». «Chi ha detto di no aggiunge se ne assuma la responsabilità». In quanto alla candidatura di Tintari, Calandrini dice che vale quanto quella di Maschietto. Insomma, un tiro alla fune. Di centrodestra unito, intanto, finora neanche l'ombra: a Fondi Forza Italia e Lega sono per Maschietto e FdI per Mastrobattista; a Terracina FdI per Tintari. In questa perfetta spaccatura però manca una candidatura, quella per la carica di primo cittadino di Terracina firmata da Lega e Forza Italia. In città si scommette già su un nome: Luca Caringi, l'esponente politico di Fratelli d'Italia che pochi giorni fa ha rassegnato le dimissioni dalla carica di coordinatore locale del partito e di assessore ai lavori pubblici, perché contrario alla candidatura di Tintari, troppo vicina agli ex Pd.
«Basta divisioni, ci proverò fino alla fine. Centrodestra unito, sempre». A scriverlo è stato ieri proprio Caringi, in un post su Facebook, accanto alla foto della manifestazione di Roma con i leader Salvini, Meloni e Antonio Tajani. Caringi vuole fare pace con il suo partito? Caringi, dicono i beninformati, non è mai uscito da Fratelli d'Italia e ha rinnovato la tessera telematicamente, poco prima di rassegnare le dimissioni, ma vuole candidarsi sindaco. Un nome perfetto per FI-Lega: uno di Fratelli d'Italia in rottura con la linea di Procaccini. Caringi ancora non si è esposto ufficialmente. Ma l'eventuale candidatura, senza simbolo di FdI, potrebbe competere con quella di Tintari? Fino a che punto Lega e Forza Italia sarebbero disposti a rischiare? Potrebbe arrivare un accordo in extremis per lasciare a Forza Italia la leadership a Fondi, mollare Terracina a FdI e dare alla Lega la candidatura a sindaco del capoluogo pontino? Viceversa, la spaccatura FdI da una parte e Lega-Forza Italia dall'altra come andrebbe a riflettersi su Latina? Per il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di FI, «parlare ora di Latina è prematuro».
«Ma è chiaro che non dobbiamo commettere gli errori del passato ha aggiunto Fazzone -; il centrodestra deve andare unito. Ma dobbiamo anche avviare un percorso di rinnovamento. Io sono per l'unità del centrodestra sempre, a maggior ragione per Latina dove, a differenza di Terracina e Fondi, il centrosinistra può essere potenzialmente competitivo, se ci sarà l'accordo tra la forza dell'attuale maggioranza e il Pd. Anche per Latina auspico che le forza di centrodestra possano sedersi attorno al tavolo con pari dignità e che si discuta anche di programmi e non solo di candidature».
Rita Cammarone
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Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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