Calcio, l'arbitro salva la vita al portiere del Podgora

Un arbitro della sezione Aia di Formia Roberto Di Nucci ha salvato la vita ad un calciatore di 18 anni, svenuto dopo un brutto colpo alla testa, ricevuto durante un contrasto di gioco: il ragazzo adesso sta bene.

La storia a lieto fine risale al 30 ottobre quando era in corso allo stadio Antonio Riciniello di Gaeta il match tra i padroni di casa e il Podgora Calcio 1950, valido per la terza giornata del campionato juniores regionale girone D. Con le squadre ferme sullo 0-0, nel recupero del secondo tempo si è verificato un contrasto fortuito tra un giocatore locale e il portiere ospite, che, colpito alla testa, è caduto pesantemente perdendo conoscenza e in preda a un malore. Il direttore di gara, sergente maggiore dell'Aeronautica Militare, aiutato dai massaggiatori delle due società e applicando le conoscenze personali delle manovre di primo soccorso, è riuscito a stabilizzare le funzioni vitali del giovanissimo atleta, per poi mettere lo stesso in posizione di sicurezza, fino all'arrivo dei mezzi di soccorso.

Per questo gesto il presidente del Podgora Calcio, Giuseppe Mancini, in una nota indirizzata alla sezione Aia di Formia e al generale Sandro Sansai, comandante della 4^ Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l'Assistenza al Volo, ha richiesto proprio a quest'ultimo di valutare la possibilità di attribuire gli opportuni riconoscimenti al 39enne fischietto tirrenico. Siamo dinanzi a un chiarissimo esempio di straordinario senso del dovere e di altruismo - sottolinea Mancini - che ha contribuito in misura significativa ad accrescere ulteriormente il lustro e la credibilità, non soltanto della classe arbitrale, ma anche e soprattutto della Forza Armata di appartenenza. Il neo presidente della sezione di Formia Vincenzo Marino ha espresso la fierezza nell'avere all'interno dell'organico sezionale persone dello spessore umano di Roberto Di Nucci, con l'augurio che il generale Sansai possa prendere in considerazione la proposta avanzata dal presidente del Podgora.
An.Gio.
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