Latina, pota l'albero nel villino di un amico ma un ramo si spezza: autista Cotral cade e muore

Giovedì 3 Marzo 2022 di Luca Lippera
Latina, pota l'albero nel villino di un amico ma un ramo si spezza: autista Cotral cade e muore

Un ramo che cede e lo travolge, dieci metri giù nel vuoto, la fine quasi istantanea. Un autista del Cotral di 56 anni di Cisterna di Latina è morto ieri mattina a Nemi, il paese bomboniera dei Castelli Romani, mentre potava un albero - un castagno, pare - nel giardino della villetta proprietà di una coppia di romani. Giancarlo Puccia, la vittima, sposato, padre di tre figli tra cui un bimbo disabile, è precipitato dalla chioma, dove si era arrampicato, prima con una scala, poi inerpicandosi a mano e con i pedi, per tagliare quello che c'era da tagliare.

La primavera è alle porte ed è il momento di sistemare le piante. Puccia faceva spesso lavoretti del genere, specie per i conoscenti, per arrotondare un po'. Ma questa volta il destino, la fatalità, l'imprevisto non gli hanno dato scampo.

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L'incidente è avvenuto in una zona boschiva che guarda il lago. L'uomo aveva una sega e tagliava rami come tante volte. Ma uno lo ha tradito. Si è spezzato, gli è caduto addosso, e il giardiniere, sebbene si fosse legato alla sommità del tronco con una fune, è caduto a terra. Il proprietario del terreno ha tentato, d'istinto, di farlo riprendere. Puccia era accartocciato su se stesso, non si muoveva: probabile rottura dell'osso cervicale, ha detto ore dopo il medico legale dopo un esame sommario. Il padrone di casa ha telefonato disperatamente al 112. Un'ambulanza del 118 è arrivata, con i carabinieri della stazione di Nemi, in pochi minuti. Scendeva pure un elicottero.
La tragedia è avvenuta in una zona residenziale: via Calvarione. Una coppia di romani ha lì una bella casa con un giardino curato. Il posto fa sognare: la natura prorompente, alberi, le vedute mozzafiato di Nemi, luogo quasi mitico che fu sacro a Diana, dea romana della caccia. Pace e tranquillità annunciavano tutto tranne una tragedia. Ma il caso a volte è in agguato. Sembra che l'autista del Cotral volesse tagliare la cima. Ci sono un paio di testimoni, oltre ai proprietari. Due persone che dovevano aiutare Puccia: «Era stato prudente - hanno detto - Dopo esser salito su, si era legato per entrare nella chioma. Ma un ramo lo ha travolto».
Il corpo è al Policlinico di Tor Vergata a Roma per l'autopsia. La Procura di Velletri ha aperto, come è prassi, un'indagine. Non c'era alcun rapporto di lavoro tra il giardiniere e i proprietari: solo un incarico dato a voce, sembra, in cambio di una ricompensa. Ma i carabinieri dovranno fare quello che va fatto. Certi lavoretti sono quotidiani e non succede quasi mai niente. Ma quando accade scatta la necessità di accertare le responsabilità. Non si sa se la villetta fosse assicurata. Sono intervenuti un paio di ispettori della Asl Rm6 e i vigili del fuoco di Nemi. Era una bella giornata. Non doveva accadere nulla. È accaduto.

Ultimo aggiornamento: 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA