Irruzione e spari per mettere in fuga la guardia giurata, paura in un’azienda agricola di Fondi

Lunedì 8 Giugno 2020 di Barbara Savodini
Irruzione e spari per mettere in fuga la guardia giurata, paura in un’azienda agricola di Fondi
Irruzioni, spari e paura nella notte: dopo due mesi di lockdown e una timida ripresa, torna l’incubo furti a Fondi. L’ultimo episodio, il primo grave dopo un lunghissimo periodo di quiete, attorno all’una della scorsa notte in via Goffa, stradina di periferia in aperta campagna. Alcuni movimenti sospetti hanno attirato l’attenzione di una guardia giurata, che si è fatta largo nell’oscurità per individuare eventuali incursioni all’interno di una grande impresa agricola, quando è stata sorpresa da tre persone. Immediato l’allarme ma, per mettere in fuga la sentinella, i malviventi hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco.

L’intento, è apparso subito chiaro, non è stato quello di ferire l’uomo bensì di spaventarlo. I banditi hanno infatti mirato verso il cielo per poi scappare tra le radure. L’oscurità, preziosa alleata per i tre misteriosi personaggi, non è riuscita a celare del tutto gli spostamenti del gruppo di malintenzionati. Grazie ai flebili raggi lunari e ai fari dell’ auto, la guardia giurata è infatti riuscita a scorgere altre tre sagome, per un totale di sei persone, anche se gli indizi utili per l’identificazione sono davvero pochi.

Nel frattempo sono sopraggiunti sul luogo dell’effrazione anche i carabinieri della tenenza di Fondi. Difficile capire cosa stessero facendo i banditi: l’effrazione è avvenuta all’interno di una grandissima azienda ma, da un primo inventario, non sembra mancare nulla. Il proprietario ha sporto denuncia ed è stato ascoltato a lungo dai militari che stanno cercando di capire cosa possa aver portato il gruppo ad entrare, armato, in un’impresa agricola. Niente denaro né oggetti preziosi: è assai più probabile che i malviventi avessero intenzione di rubare macchinari e strumenti da lavoro.

All’indomani, con la luce del giorno, i militari sono tornati sul luogo per cercare eventuali bossoli che però, complice anche la vastità del terreno, non sono stati trovati. Dal rumore descritto due le ipotesi più plausibili: una scacciacani oppure un fucile. Insomma, non si è certo trattato di professionisti del crimine. L’episodio, nonostante l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco nel cuore della notte, è passato piuttosto in sordina in città trattandosi di una zona periferica e scarsamente abitata.
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