Desirée, bara e rose bianche, a Cisterna i funerali

Lunedì 29 Ottobre 2018
Desirée, bara e rose bianche: a Cisterna i funerali della 16enne uccisa a San Lroenzo DIRETTA
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Centinaia di palloncini in volo a Cisterna di Latina, in quel cielo che sovrasta il tragitto in macchina della bara bianca Desiree verso il cimitero, e fuochi d'artificio davanti alla chiesa dopo le esequie.

Pianto, rabbia, rumore. Mentre ad una settantina di chilometri c'è il rispettoso silenzio di Roma, che in Campidoglio osserva un minuto di raccoglimento. 

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Il giorno dei funerali di Desiree ha due gesti di un unico saluto, l'ultimo per la sedicenne stuprata e trovata morta la scorsa settimana in un capannone nel quartiere San Lorenzo, nella capitale. A Cisterna di Latina, nel rione di San Valentino, quello di Desiree, nella chiesa della parrocchia un migliaia di persone ha dato il suo addio, soprattutto giovani e famiglie. È la stessa chiesa dove solo alcuni mesi fa si sono celebrati i funerali di Alessia e Martina Capasso, le sorelline uccise il 28 febbraio dal padre. 

 

Ma oggi c'erano anche i volti scuri di ira e dolore di chi ha srotolato uno striscione dalla scritta: 'giustizia per Desiree!!', una frase scritta con lettere che avevano gli stessi caratteri utilizzati dagli ultras. Molti giovani indossavano la stessa frase sulle loro magliette. «Mi permetto di fare un appello a tutti i responsabili della cosa pubblica - ha detto Don Livio Fabiani nella suo omelia, lanciando un appello - grandi o piccoli, centrali o periferici: che essi siano a vigilare, a controllare e a intervenire contro ogni forma di violenza senza aspettare che questa violenza esploda e che si ripeta ciò per cui oggi stiamo piangendo. E la nostra preghiera sia anche per questo». 
 
 

Sul pulpito, prima della fine delle celebrazioni, sono saliti anche alcuni parenti della sedicenne. «Se dovessi sommare tutti i momenti delle cattiverie che io subito rispetto a quello che hai subito tu in poche ore, io ne ho avuto poche. Hanno dovuto stordirti. Ho sentito che hanno detto di te: 'lei è morta, meglio te morta che loro in galerà. Diglielo tu che è meglio che si pentano, perchè la loro galera se la troveranno tutti i giorni», ha detto in lacrime lo zio Armando.

Per i genitori di Desiree il dolore è stato insopportabile davanti a quella bara bianca ricoperta di rose dello stesso colore. Tante le corone di fiori, tra cui quella della Regione Lazio. E tra le prime file in chiesa, oltre al sindaco di Cisterna e agli rappresentanti degli enti, anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. All'uscita della bara la folla ha lasciato volare palloncini bianchi, viola e rosa, su alcuni dei quali qualcuno ha scritto la propria dedica. Tutti si sono stretti attorno alla madre e al padre, il quale non ha lasciato per un attimo la foto in cornice della figlia che ha tenuto tra le braccia.

Poi i fuochi d'artificio e il rumore che in tanti sperano arrivi oltre le campagne pontine, in quei luoghi dove ora tutti chiedono giustizia. E la musica diffusa da un amplificatore con le note di 'Torna a casà dei Maneskin, dedicata a Desiree: dopo una settimana a Cisterna è tornato il suo corpo. Senza vita. E tra la rabbia di chi non riesce ad accettarlo.​​​

Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA