Bella ha una nuova famiglia, è il cane del ginecologo morto a Latina per Coronavirus

Venerdì 24 Aprile 2020 di Bianca Francavilla
Bella insieme alla sua nuova famiglia

Bella, il cane del ginecologo Roberto Mileti morto a Latina per il Coronavirus, ha trovato una nuova famiglia. Non è stato semplice: per il Corso di otto anni di taglia grande sono arrivate richieste da ogni parte d'Italia e la volontaria incaricata dell'adozione del cuore ha faticato nel dover dire di no alle centinaia di famiglie valide e interessate. Ad avere la meglio è stata Alice, che si è commossa al pensiero del cagnolone abituato a sedersi sulla sedia della cucina del dottore, ora rimasto solo. Ha fatto di tutto per prendere Bella e portarla nella casa dei genitori romani, che abitano nel verde quartiere dell'Olgiata. «Le prime due notti le ha passate a piangere sotto a un mobile – racconta - ora sta bene».
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I suoi nuovi compagni di vita sono mamma e papà Paola e Massimo, i due figli Marco e Cecilia e... due bassotti di nome Trilly e Hope con cui ha fatto subito amicizia. «Ci siamo sincerati, innanzitutto, che andasse d'accordo con gli altri due cani – continua – e per fortuna l'imprinting è andato bene. I miei genitori hanno già costruito una cuccia a posta per Bella, con tanto di rappresentazione grafica in legno, e l'hanno riempita di giochi, biscottini e ciotole. Se ne sono innamorati, come lo sono anche io che ogni giorno, anche se sono stanca, appena esco da lavoro vado a vedere come sta». Bella ha iniziato una vita nuova, ma a breve i fratelli Mileti consegneranno alla nuova famiglia la sua vecchia cuccia, che aveva quando viveva con il medico che ha lavorato per 25 anni nella clinica San Marco.

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«È vero che è un cane di una taglia diversa rispetto ai due bassotti che hanno – spiega ancora Alice -, ma nonostante la stazza è abituata a vivere in casa. Dal suo padrone di prima era stata educata, abituata a stare dentro e a fare il bagno in una bacinella. È un molossoide, ma dolce e versatile». Comprendere se e come un cane elabora un lutto non è semplice, ma ci sono alcuni indizi che qualcosa lasciano trapelare. «Le prime due notti ha pianto tutto il tempo e si nascondeva sotto un mobile. Non sapevamo come fare, poi i fratelli di Roberto ci hanno spiegato che era abituata a dormire su un cuscino, così gliene abbiamo procurato uno in attesa di avere il suo. È andata meglio: per un po' ha fatto resistenza restando sveglia e seduta finché non le si chiudevano gli occhi, poi si è abituata. Ora tutti i nuovi elementi che ha a disposizione l'hanno distratta. Gioca, fa le passeggiate nel bosco e nel giardino di casa, si butta nelle pozzanghere ed ha un soppalco con un cuscino dove si addormenta con i due bassotti, finalmente serena».


A volte, poi, la vita è strana e fa dei giri inspiegabili. «Roberto non lo conoscevamo direttamente, abbiamo visto l'annuncio per l'adozione di Bella su Facebook e poi ci siamo informati sulla sua storia e del vuoto che ha lasciato a Latina dove era molto conosciuto grazie al lavoro che svolgeva. Solo quando l'abbiamo presa abbiamo scoperto che un fratello di Roberto è uno dei migliori amici del fratello di mia madre e l'altro fratello è il medico di mio zio. Non abitano neanche lontani, quindi la prima cosa che gli abbiamo detto è che quando se la sentiranno e vorranno venire a trovare Bella per noi la porta è sempre aperta».

 

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