Fausto Russo guarito a Latina dopo 42 giorni, per primo aveva raccontato il contagio su Fb

Lunedì 20 Aprile 2020 di Giuseppe Mallozzi
Fausto Russo guarito a Latina dopo 42 giorni, per primo aveva raccontato il contagio su Fb

«E’ stata un’emozione indescrivibile riabbracciare i miei figli, più volte ho pensato di non farcela ma ora solo tanta felicità». Fausto Russo, il 38enne di Minturno, preparatore atletico dell’Atletico Fiuggi, osteopata e posturologo, oltre che personal trainer presso una nota palestra della zona, che è stato ricoverato presso l’Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina per una grave insufficienza respiratoria, è tornato ieri mattina a casa sua, riabbracciando la moglie Rossella e i suoi due bambini. Gli era stata diagnosticata una polmonite bilaterale ed era risultato positivo ai test per il Coronavirus. Era stato il primo tra i contagiati a raccontare cosa gli era accaduto su Fb mettendo in guardia con un messaggio sul social tutte le persone che avevano avuto contatti con lui.

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Sono stati 42 giorni di «calvario», come lui stesso ha definito questa lunga degenza prima presso il nosocomio del capoluogo e poi gli ultimi giorni presso la residenza Covid a Latina Scalo. Al Goretti ha osservato una rigida terapia d’ossigeno, con un casco pressurizzato, il catetere, senza la possibilità di muoversi. Poi la svolta quando una dottoressa gli ha proposto di aderire alla sperimentazione, in corso a Napoli presso gli ospedali Pascale e Cotugno, di un farmaco utilizzato per l’artrite reumatoide.

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E così Fausto ha firmato e gli è stato somministrato il Tocilizumab e dopo un paio di giorni tutto è cambiato. «Nel giro di quarantott’ore – spiega Russo – sono migliorato di circa il 60-70%. Posso solo ringraziare il dottore Ascierto per aver portato a conoscenza di tutti gli altri centri in Italia di questo farmaco e per aver guidato la sperimentazione perché si tratta di salvare vite umane, ringrazio anche tutto lo staff dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina».


Ma dopo 42 giorni finalmente “Mr Incredibile”, come simpaticamente si è appellato per non far preoccupare i suoi figli, è tornato a casa ieri mattina. È finito un incubo iniziato in quel fatidico 4 marzo, quasi cinquanta giorni dopo può urlare alla liberazione. Ieri mattina alle 11 la chiamata dal Santa Maria Goretti che gli ha dato la notizia tanto attesa: negativo anche il secondo tampone. «Finalmente a casa dopo 42 giorni di calvario, 30 giorni ricoverato nel reparto Malattie infettive al Santa Maria Goretti di Latina, dove più volte ho pensato di non farcela e di non riuscire a tornare e ogni secondo di quella lunga degenza mi ha portato a questo pensiero – dice Fausto Russo, con la voce rotta dall’emozione – Un pensiero che si è volatilizzato quando mi ha chiamato l’Asl confermandomi che anche il secondo tampone era negativo.

Subito l’emozione si è fatta grande e dopo 12 giorni di residente Covid a Latina Scalo e in totale dopo 42 giorni ho potuto riabbracciare la mia famiglia e i miei figli. Un’emozione unica, indescrivile che a parole non riesco ad esprimere». E ora? «Ho solo tanta felicità e tanta voglia di recuperare tutto il tempo perso per loro».

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