Il danno, la beffa e adesso anche il Coronavirus. Si fa sempre più difficile la situazione alla “ Formia Soccorso”, una delle aziende associate nel raggruppamento di imprese che svolge l’attività di soccorso in appalto per l’Ares 118.
I dipendenti, infatti, non hanno ricevuto lo stipendio, continuano a essere impegnati nell’emergenza con dispositivi di protezione ridotti all’osso e ora due loro colleghi sono in quarantena a seguito di "contatto" con pazienti positivi. Si tratta di un autista e un soccorritore, seguiti in casa perché asintomatici.
Proprio ieri, rispetto ai dispositivi di protezione, si era levato un grido d’allarme dagli operatori delle ambulanze in appalto.
Ultimo aggiornamento: 15:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA I dipendenti, infatti, non hanno ricevuto lo stipendio, continuano a essere impegnati nell’emergenza con dispositivi di protezione ridotti all’osso e ora due loro colleghi sono in quarantena a seguito di "contatto" con pazienti positivi. Si tratta di un autista e un soccorritore, seguiti in casa perché asintomatici.
Proprio ieri, rispetto ai dispositivi di protezione, si era levato un grido d’allarme dagli operatori delle ambulanze in appalto.