Latina, clienti ai tavolini dopo le 18 bar del centro chiuso 5 giorni

Giovedì 10 Dicembre 2020 di Rita Cammarone
Latina, clienti ai tavolini dopo le 18 bar del centro chiuso 5 giorni

Riapre oggi un bar del centro di Latina, chiuso per cinque giorni per inosservanza delle disposizioni anti-Covid. Si tratta del Caffè White, di via Pio IV. Il provvedimento di chiusura è scattato, venerdì scorso, dopo tre avvisi da parte degli agenti della Polizia Locale che, durante il servizio di controllo per la verifica del rispetto dei vari Dpcm e ordinanze regionali relative al commercio per il contenimento del Coronavirus, hanno notato l'esercizio ancora in piena attività dopo le 18. Orario oltre il quale è consentito il solo asporto prima che scatti il coprifuoco notturno. Prevista una sanzione di 400 euro. Se i controlli della Polizia Locale nei centri commerciali del capoluogo hanno incontrato la collaborazione degli esercenti e dei loro clienti, in via Pio IV il loro intervento non è stato digerito.

Esplicito il cartello esposto nella vetrina del bar chiuso per cinque giorni: Ci scusiamo con i nostri clienti per la forzata chiusura dovuta alla solerzia delle istituzioni. Arrivederci a giovedì 10. Le attività di controllo sul commercio da parte dei vigili urbani di Latina si sono intensificate a partite dalle restrizioni di inizio novembre. La prima sanzione è scattata nei confronti di Mondo Convenienza, nel primo giorno in cui è entrata in vigore l'ordinanza del presidente della Regione Lazio che ha imposto la chiusura, nei giorni festivi e prefestivi, delle grandi superfici di vendita esterne ai centri commerciali, già chiusi (fatta eccezione per gli esercizi di vendita di generi alimentari, tabaccherie, farmacie ed edicole) con precedente Dpcm che ha ridisegnato l'Italia con il giallo, l'arancione e il rosso.
 

Sono seguiti, da parte della Polizia Locale di Latina, controlli puntuali anche durante i giorni feriali per la verifica del rispetto delle disposizioni sul distanziamento interno alle attività commerciali e degli esercizi pubblici di somministrazione di bevande e alimenti, bar e ristoranti e l'uso corretto della mascherina del personale operante e dei clienti al momento presenti nei locali.
 

Intanto ieri si è sollevata una vibrata polemica a seguito delle dichiarazioni di Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, con le quali prospettava la necessità di prorogare la stretta sul commercio fino alla prossima primavera. Un'esternazione che ha suscitato critiche non soltanto da parte delle associazioni di categoria ma anche da diversi gruppi politici, in particolare la Lega, il cui capogruppo Angelo Tripodi ha parlato di ecatombe del commercio. A questo punto è intervenuto il vice presidente Daniele Leodori chiarendo che la Regione non ha previsto alcuna chiusura fino a marzo: Decideremo come intervenire in base alla curva dei contagi, e non certo autonomamente, ma in sintonia con le altre Regioni e con il Governo.
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