I sopralluoghisti della Polizia scientifica hanno passato al setaccio il negozio sfitto di via don Sturzo da dove la banda del buco è penetrata nel magazzino di Offidani all'angolo di via Isonzo facendo razzia di scarpe e borse.
Gli agenti della Scientifica hanno cercato impronte digitali e tracce biologiche, ma al momento non è chiaro se abbiano trovato elementi utili a risalire all'identità dei banditi. Ma una pista per individuarli c'è.
Gli agenti hanno notato un particolare: il primo foro, quello sulla parete laterale del negozio sfitto è stato fatto grossolanamente ed è largo quasi un paio di metri. Il secondo buco invece è molto più piccolo e molto preciso, fatto sicuramente con un frullino e perfettamente centrato rispetto alle scaffalature del magazzino di Offidani. Secondo gli investigatori il particolare avvalora l'ipotesi che sapessero prima di agire la disposizione degli scaffali del magazzino.
Dai primi accertamenti è emerso che nell'ultimo mese delle persone si sono fatte avanti per rilevare le attività commerciali tra via don Sturzo e via Isonzo. Hanno chiesto di vedere i locali, si sono informati sulla possibilità di affittare o addirittura acquistare e hanno chiesto di visionare i luoghi. Gli inquirenti non si fanno troppe illusioni, se gli sconosciuti potenziali acquirenti hanno rapporti con i ladri difficilmente avranno dato la loro vera identità ai proprietari degli immobili. Ma è un punto di partenza. Quei negozi di via don Sturzo sono sfitti da oltre due anni e le richieste per affittarli sono state alquanto tiepide fino ad oggi.
Ieri mattina il titolare del negozio derubato ha sporto denuncia. L'ammontare del bottino trafugato non è stato reso noto.