Io, medico, dico che è disumano non consentire la presenza in reparto vicino a un malato grave

Martedì 8 Giugno 2021

Scrivo in qualità di medico ospedaliero e di familiare di paziente oncologico (NO Covid!). Ritengo ad oggi DISUMANO il fatto di non consentire la presenza in reparto ad almeno un familiare (adeguatamente “tamponato” e controllato) in assistenza a malati operati, in difficoltà fisica ed emotiva. Ferma restando l’alta professionalità e attenzione degli infermieri, credo che affetto e sentimenti non siano appaltabili. Nei mesi scorsi era ovviamente un provvedimento necessario alla tutela della salute di tutti, ma oggi tale situazione contrasta enormemente con l’attuale totale libertà di movimento e frequentazione che fortunatamente si vede all’esterno degli ospedali, nei locali pubblici , negli stadi, nelle piazze e alle feste! 
Zona bianca e no lockdown…..ripartiamo!! Ma chiedo di fare una seria riflessione e di valutare la possibilità di consentire anche a un malato grave di avere qualche persona cara vicina. Soli in ospedale è tristissimo e l’umore negativo può significativamente condizionare lo stesso percorso di cura.
Vittorio Fornaseri

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