La passerella di Christo sul lago d'Iseo è arte

Domenica 3 Luglio 2016
I lavori di montaggio a Iseo
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Caro Gazzettino,
sono davvero felice di aver usufruito dell'arte di questo "folle creativo" che non poteva essere che un "gemelli" nato nello stesso giorno della sua compagna di idee e di progettazione  Jeanne-Claude (lui a Gabrovo in Bulgaria e lei a Casablanca).  Mentre camminavo ho pensato molte cose. Bello camminare sull'acqua sulle passerelle cullate dalle onde dolci del lago d'Iseo, a piedi scalzi, abbracciata dalla meraviglia del paesaggio bucolico. Bello aver reso fruibile l''ACQUA. Bella la provvisorietà di questa opera.

Molta moltissima gente, fiumi di gente ordinata e non rumorosa, forse curiosa, ma con la voglia di cogliere la poesia o il senso di un'opera. Forse quei paesini di pochi abitanti, in questi giorni, hanno visto snaturato il loro essere ma hanno avuto l'intelligenza di coglierla come opportunità economica e turistica. A discredito delle polemiche dei critici d'arte che l’hanno massacrata e snobbata,  credo che chi riesce a far avvicinare al bello centinaia di migliaia di persone non sia un folle ma un artista; qui il bello è l'acqua, il paesaggio, i meravigliosi scorci del lago, le isole e l'opera the floating pears te li rende accessibili. Non mi permetto di dare giudizi estremi ma se questa installazione è riuscita a suscitare la curiosità di così tante persone che si sono avvicinati a un artista contemporaneo e hanno fatto delle riflessioni su di esso…un miracolo è avvenuto.  

E’ arte. Mio figlio di 11 anni mi ha dato una bellissima definizione che raccoglie tutto. "Mamma questa è un'arte vivibile" e l'arte deve essere questo deve essere vicina e vivibile.

Alberta Bellussi
Tezze di Piave (Treviso)
Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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