Ddl Zan. Incredibile doppiopesismo

Martedì 29 Giugno 2021
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Se mi è consentito vorrei esprimere alcune osservazioni sul così detto Ddl Zan sull'omotransfobia.

Non entrerò nel merito della legge perché sarebbe opera troppo ponderoso e percé è stata ampiamente ed esaurientemente commentata da diversi autori più competenti di me fra cui l'ottimo Luca Ricolfi che ho il piacere di leggere spesso su questo giornale. Vorrei indirizzare l'attenzione invece sulle reazioni scomposte e irritate del mondo politico-intellettuale di sinistra nei confronti della prevedibile reazione del Vaticano ad alcuni aspetti del disegno di legge in oggetto. Si è parlato di attacco alla laicità dello stato e alla centralità del Parlamento. Da ex socialista iscritto al PSI non posso che concordare con una impostazione politico ideologica che vede nella laicità uno degli aspetti più rilevanti degli Stati moderni. Tuttavia mi permetto di ricordare sommessamente che i medesimi intellettuali e gli stessi politici che oggi fanno muro contro le presunte ingerenze vaticane sino a non molto tempo fa si spellavano le mani ad applaudire Papa Francesco e i suoi più stretti collaboratori quando sostenevano a spada tratta il diritto all'immigrazione, l'obbligo all'accoglienza più completa e diffusa di chiunque si presentasse ai confini della Repubblica. Forse non si trattava anche all'ora di una interferenza con le decisioni dello Stato italiano sulla gestione dei flussi migratori? La laicità va difesa sempre o solo quando la Chiesa Cattolica esprime un pensiero dissimile rispetto alle visioni ideologiche della sinistra moderna?


Lorenzo Martini

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