Vorrei segnalare un caso di buona sanità all'ospedale dell'Angelo di Mestre. Il 17 marzo di quest'anno mio figlio Samuele, 17 anni, è stato travolto in moto da un'auto uscita da uno stop alla Bissuola. Le sue condizioni sono parse subito gravi (è stato poi in rianimazione per 5 lunghi giorni): posso dire che a salvarlo è stata la grande professionalità degli operatori sanitari. Quel giorno di sei mesi fa, dopo il passaggio al pronto soccorso, è stato operato d'urgenza per ridurre le gravi fratture riportate un po' in tutto il corpo e in particolare a una gamba. I due chirurghi Cristian Comelato e Calogero Graci dell'equipè dell'Ortopedia diretta dal dottor Andrea Miti, hanno dimostrato prima, durante e dopo l'intervento una professionalità e una umanità davvero straordinarie. Soltanto la loro competenza e le capacità dell'intero staff del reparto hanno permesso a mio figlio di rivedere la luce e intraprendere il lungo percorso della riabilitazione sempre presso le strutture dell'Angelo e sempre seguito dal primario dott. Miti o dai medici della sua squadra.
In questa seconda delicata fase è stata poi fondamentale l'assistenza del Cssa di Mirano in particolare dell'operatrice Manuela Franzoi e dei suoi colleghi. Tutta la nostra famiglia, mamma Tamara e il fratello Gabriele, ha fatto quadrato e iniziato il doveroso iter legale per far fronte alle notevoli spese a cui andremo incontro, ma senza l'assistenza di 4 amici (Andrea Causin, Felice Matrisciano, Marco Vanore, Stefano Stradiotto) non saremmo usciti dal tunnel delle difficoltà che situazioni come questa comportano.
A loro, va il mio "grazie" e a tutti rivolgo l'invito a credere nella competenza degli operatori, sia sanitari che delle forze dell'ordine.
Luca Chinellato
Salzano (Venezia)