Assembramenti a Milano, Roma e Napoli, è allarme zona gialla. Arcuri: «Rischiamo di perdere il controllo»

Domenica 31 Gennaio 2021 di Stefania Piras
Zona gialla domani, ma folla a Milano, Roma e Napoli. Miozzo: «Curva può riesplodere». Friuli: consumare lontano dai bar

La zona gialla non è scattata, ma nelle regioni sottoposte ancora per poche ore alla zona arancione questo weekend è stato contraddistinto da forti assembramenti in strada. È sopraggiunto il relax, la voglia di uscire e di ritrovarsi.

Questo crea assembramenti perché le persone si incontrano nei luoghi caratteristici delle città che anche e soprattutto prima della pandemia erano simbolo di socialità. La mascherina abbassata per bere, mangiare o fumare, i contatti ravvicinati anche solo per un saluto, un abbraccio. Gesti semplicissimi, e di affetto, sono purtroppo fonte di possibile contagio. Fenomeno, questo, che sta preoccupando molto gli epidemiologi.

Perché il tasso di positività al Covid sta salendo, rispetto a ieri di quasi un punto. Oggi è 5,27 e ieri era 4,3%. Il timore è che la curva riesploda come ha fatto notare il numero uno del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, che commenta così le foto di questo weekend: «Immagini comprensibili ma inaccettabili»

«Se noi automaticamente ricominciamo a far finta di niente e assistiamo alle scene di folla perderemo di nuovo il controllo dell'epidemia. Il virus non è stato sconfitto ma circola ancora. Ho fiducia negli italiani. Bisogna che tutti continuiamo ad avere comportamenti responsabili che prescindono dall'età, dai luoghi e dalle esperienze. Bisogna fare un atto di fede negli italiani. Bisogna capire che non si può fare la vita naturale che tutti vorremmo», ha detto invece il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, intervistato a Che tempo che fa da Fabio Fazio

«Le immagini delle folle sono comprensibili perché dopo settimane e mesi di restrizioni c'è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall'emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori». Lo ha detto all'Adnkronos Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, commentando le immagini degli assembramenti in diverse città italiane alla vigilia del passaggio in zona gialla. «Domani la maggior parte delle regioni passa al giallo ma a caro prezzo, quello di settimane di restrizioni. La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto. Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono».

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Cosa sta succedendo nelle principali città italiane? Si sono formati molti assembramenti. E i sindaci stanno lanciando allarmi e avvertimenti alla popolazione affinché continuino a evitare spostamenti non necessari anche se le norme, e il regime da zona gialla rappresenti effettivamente un allentamento delle misure. Da Virginia Raggi a Dario Nardella, si moltiplicano i tentativi di frenare le semplici passeggiate in centro che, complici appunto i giorni festivi e il sole, i cittadini si stanno concedendo. Purtroppo, il distanziamento fisico è ancora l'unica arma a disposizione fino a che non si sarà l'immunità di gregge.

Friuli: vietato il consumo vicino ai locali

In Friuli Venezia Giulia il presidente Massimiliano Fedriga ha detto chiaramente che la zona gialla non è un "Liberi tutti". Il governatore ha firmato un'ordinanza che impone fino al 5 marzo il consumo di bevande e cibi seduti per non creare assembramenti in strada. Divieto di consumare alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze dell'esercizio di vendita e, comunque, nei luoghi dove siano possibili assembramenti; divieto di consumazione al banco nei locali dopo le ore 11; forti raccomandazioni per contenere al massimo i contagi in Friuli Venezia Giulia. È quanto dispone l'ordinanza di Fedriga. 

L'ordinanza raccomanda anche di non usare mezzi di trasporto pubblico salvo che per necessità non espletabili con altri mezzi; svolgere attività sportiva, attività motoria e passeggiate all'aperto in aree solitamente non affollate e comunque rimanendo l'obbligo del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Sono confermati tutti gli obblighi già previsti relativi all'uso della mascherina a copertura di naso e bocca. A tale proposito, va ricordato che, nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per la regolare consumazione di cibo o bevande o tabacchi, dovrà in ogni caso essere assicurata una distanza minima di un metro e che è obbligatorio l'utilizzo della mascherina sui mezzi privati se presenti a bordo persone tra loro non conviventi.

Rissa tra adolescenti e folla in via del Corso a Roma

Folla oggi pomeriggio in via del Corso, via dello shopping al centro di Roma. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, al momento non si sono rese necessarie le chiusure di strade e fermate metro da parte delle forze dell'ordine. Sabato sera invece è scoppiata una nuova rissa tra ragazzini in piazza del Popolo. Una decina di adolescenti si sono affrontati in mezzo a una folla di duecento giovanissimi, senza mascherina.

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In quartieri centrali come Trastevere la movida sembra essere tornata quasi come ai tempi pre Covid. In tutto sono fioccate 40 multe. In particolare, a partire dal tardo pomeriggio di ieri e per tutta la serata, le forze dell'ordine hanno dovuto procedere all'isolamento temporaneo di alcune aree e per scongiurare assembramenti, tra cui piazza dell'Immacolata, largo degli Osci, piazza San Callisto e Santa Maria in Trastevere. Le sanzioni hanno riguardato principalmente la formazione di assembramenti ed il consumo irregolare di alcolici su strada, non solo nelle zone del Centro Storico ma anche nei quartieri Prati, Monti, Pigneto e all'Eur. Nella zona di Campo dè Fiori è stato multato un esercente che continuava a somministrare alcolici ben oltre le ore 18.00. Accertamenti hanno riguardato anche i minimarket ed esercizi commerciali, con quattro sanzioni per vendita e somministrazione oltre l'orario previsto e per il mancato uso di mascherine. Oltre 200 le persone controllate nell'ambito dei controlli sulle limitazioni alla circolazione in vigore dopo le 22.00.

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Questo l'appello della prima cittadina capitolina Virginia Raggi: «Non dobbiamo abbassare la guardia, ma continuare ad agire in modo responsabile. Lo dobbiamo fare per tutelare i nostri cari e la comunità. Lancio un appello soprattutto ai più giovani: il virus non è stato ancora sconfitto, quindi, non possiamo vanificare gli sforzi fatti finora. Quella che stiamo vivendo è una fase delicata e abbiamo il dovere di agire in modo corretto, senza eccezioni. Episodi come quelli di ieri sera non sono tollerabili e vanno condannati con fermezza». 

«Con gli assembramenti si va dritti in zona 'rossà, chiedo il massimo rispetto delle regole. È stato fatto uno sforzo enorme per ritornare in fascia 'giallà che rischia di essere vanificato dagli assembramenti che si sono visti nelle ultime ore», ha avvertito l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato.

Navigli affollati a Milano

Si sono riempite nel pomeriggio le strade del centro di Milano complice anche il bel tempo e, soprattutto nella zona dei Navigli, si sono creati assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena. Molta gente in giro anche in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como. 

 

Mentre in mattinata non c'erano stati particolari assembramenti, molti milanesi sono usciti dopo pranzo e dalle prime ore del pomeriggio hanno approfittato della giornata di sole per passeggiare soprattutto nelle zone pedonali della città. Molte le persone lungo il Naviglio grande e tanti i gruppetti di ragazzi che si sono fermati sui gradoni e lungo la riva della Darsena. Anche in Duomo è sembrata una domenica normale senza restrizioni da zona arancione, con corso Vittorio Emanuele molto affollato e tanta gente in giro anche a fare shopping nei grandi negozi di abbigliamento del centro.

Assembramenti e feste private, anche a tarda notte ben oltre l'orario del coprifuoco anche fuori Milano. Venerdì pomeriggio ad Arese, i Carabinieri di Rho, hanno identificato 24 giovani di cui 4 maggiorenni e 20 minorenni. Sono i residenti ad aver chiamato i carabinieri perché avevano notato vicino a un centro commerciale la presenza di un gruppo di giovani assembrati e senza mascherina. A Trezzano sul Naviglio e a Lainate sono ripartiti gli aperitivi seduti al tavolo. Sabato sera invece, intornoa alle 23.30 a Cologno Monzese i carabinieri sono intervenuti in un'abitazione privata sorprendendo 17 persone di età compresa tra i 23 e i 64 anni, intenti a festeggiare il compleanno della proprietaria di casa. Anche a Cesano Boscone è stata segnalata una festa con 7 persone in casa. Tutti sono stati sanzionati per violazione normativa emergenza sanitaria Covid-19.  

A Napoli

Sette persone sono state multate dalla Polizia ieri pomeriggio, nel Centro antico di Napoli per assembramenti. Altre due persone sono state multate per consumo di bevande oltre l' orario consentito ed una perchè non indossava la mascherina di sicurezza. I controlli degli agenti del Commissariato Decumani hanno riguardato largo San Giovanni Maggiore, largo Girolamo Russo e via Costantinopoli. Multati anche i titolari di due locali per aver consentito agli avventori il consumo di bevande al tavolo oltre l'orario consentito.

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A Ischia i carabinieri sono intervenuti per bloccare una festa di nozze al ristorante con una ventina di commensali.

A Bologna

Maxi assembramenti nella zona universitaria di Bologna, in particolare fra piazza Scaravilli e via Zamboni, dove sono stati segnalati numerosi gruppi di giovani in strada, anche dopo le 22. I carabinieri hanno multato cinque persone per inosservanza delle misure anti-covid, ma sui social sono stati condivisi diversi video che mostrano molte persone in piazza, anche con musica ad alto volume. 

A Firenze

La Toscana è già zona gialla. Eppure il Covid non fa più paura: folla, drink, canti e poche mascherine, in barba alle regole anticontagio. Decine di persone si sono radunate ieri sera, intorno all'ora di cena, a Firenze, sotto le tettoie del mercato di Sant'Ambrogio a Firenze, dando vita a una sorta di festa improvvisata. La scena è stata ripresa e pubblicata sui social dal comitato "Cittadini per Firenze". A dare l'allarme sono stati alcuni residenti della zona. Sul posto sono poi intervenute le forze dell'ordine. Nel video si vedono numerosi giovani assembrati sotto le tettoie, anche a causa della pioggia, intenti a bere e cantare incuranti del rischio Covid e a terra numerose bottiglie vuote. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella su Facebook sottolinea: «I raggruppamenti festaioli di questi fine settimana rischiano davvero di vanificare tutti gli sforzi fatti da cittadini e imprese per rimanere gialli a Firenze e in Toscana. Ieri i nostri agenti, polizia municipale e polizia di Stato, hanno lavorato tutta la sera e sanzionato decine di persone nella zona di Sant'ambrogio, Borgo La Croce e Cure. Mi vedrò presto con la prefetta per intensificare nuovamente controlli e sanzioni». «Capisco la voglia di divertirsi e di uscire, dopo mesi di restrizioni - aggiunge -, ma in questo modo rischiamo di avere l'effetto contrario. Serve la collaborazione di tutti: il contagio è ancora elevato, non possiamo permettere che la maggioranza paghi per il comportamento irresponsabile di pochi».

Ultimo aggiornamento: 22:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA