Zaia: «Ritorno a scuola fase complicata, ma no altro lockdown»

Sabato 12 Settembre 2020 di Beatrice Mani
Zaia: «Ritorno a scuola fase complicata, ma no altro lockdown»

Luca Zaia in diretta oggi, sabato 12 settembre, dalla sede della Protezione Civile di Marghera, per aggiornamenti e comunicazioni sul contagio da Covid in Veneto. In particolare oggi l'attenzione del governatore è puntata sui provvedimenti per la ripresa delle scuole, lunedì prossimo.

«Lunedì aprono le scuole, abbiamo registrato l'inquietudine delle famiglie, e abbiamo deciso di organizzare un punto stampa per parlare ai genitori e spiegare come si riaprirà lunedì 14 settembre», ha spiegato Zaia. Controlli, mascherine, misurazione della febbre: le norme da seguire sono quelle nazionali, ma la Sanità veneta è pronta per gestire eventuali casi di contagio. Tutto potrebbe cambiare con l'introduzione dei test di autodiagnosi, come sottolinea il presidente: «Noi siamo ragionevolmente certi che a breve arrivi il test della saliva, a quel punto il controllo ce lo faremo da soli».
 

Zaia in diretta: cosa ha detto





Il bollettino di oggi

I dati su contagio e vittime da Covid oggi in Veneto. Oltre un milione e 700mila tamponi eseguiti, in aggiunta i test rapidi che sono un milione e 360mila. Positivi ad oggi 24.667 (+138 nelle ultime 24 ore). In isolamento 7.837 (-71) persone. Ricoverati 151 pazienti (+8) in area non critica, di questi 99 sono positivi al Covid. In terapia intensiva 18 pazienti (12 positivi), +1 rispetto ai dati di ieri. Le vittime sono 2.141, 3 decessi in più nelle ultime 24 ore. I sintomatici oggi sono 181 (su tutti gli isolati di oggi i sintomatici sono il 2,31%) su 2.940 positivi. «Il virus ha cambiato modalità, i sintomatici sono sempre più in aumento, ad oggi», ha commentato Zaia. 

La telefonata con i direttori delle Ulss

«Non esiste una emergenza ospedaliera in Veneto - ha spiegato Zaia parlando della telefonata odierna con i direttori -. Abbiamo micro focolai familiari e qualcuno aziendale, un asilo nido a Mussolente, nel Vicentino... ma sono tutte situazioni sotto controllo».



 

Scuola: come funziona in Veneto

«Sulla scuola ci arrivano molte sollecitazioni dai cittadini, ma vorrei chiarire che non siamo in regime di autonomia, e non è gestita da noi. Non abbiamo alcuna competenza su programmazione di studio e docenti, abbiamo competenze zero». Lo ha detto il governatore Luca Zaia, durante il punto stampa di oggi. «Noi come Regione - ha ricordato - abbiamo solo il compito di fare il calendario, garantendo un minimo di giorni di lezione. Quest'anno, in tempi non sospetti, abbiamo deciso, come molte altre regioni, di aprire il 14 settembre. I seggi di voto per le elezioni? Se era per noi si poteva votare in luglio e tutto sarebbe già stato risolto».

Elezioni: chi lavora ai seggi può fare tampone rapido
Chi lavorerà nei seggi elettorali potrà fare il tampone rapido nei punti di accesso delle Ulss.


«Noi siamo chiamati anche ad applicare il piano di Sanità Pubblica che ha linee guida nazionali, questo deve essere chiaro - ha ancora rimarcato il governatore -. Su queste linee guida abbiamo fatto una battaglia che è servita, ma tutte queste regole sono emanate a livello nazionale. La macchina della Sanità veneta è allertata, saremo rapidi nell'intervenire quando e se si verificheranno casi di contagio».

Bambini ritirati da scuola
«Io ho massimo rispetto dei genitori e delle scelte che fanno, se è prevista questa forma di istruzione alternativa credo che un genitore la possa adottare - ha sottolineato Zaia -, capisco fino in  fondo tutte le ansie dei genitori. Noi faremo il possibile per garantire che la macchina sanitaria funzioni».

Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto
«Ci troviamo come quando alla fine del lockdown sono state riaperte le attività produttive - ha sottolineato la dottoressa Russo -. Noi abbiamo lavorato sulle indicazioni nazionali. La scuola individua un referente Covid, e le aziende Ulss hanno referenti che si raccordano con il referente degli istituti». 
 

Bambino con sintomi Covid - cosa succede?


«Viene fatto accomodare in un'altra stanza, arrivano i genitori, viene portato a casa e si contatta il pediatra. Noi proponiamo il tampone, se positivo si interviene sulla classe per fare un'indagine epidemiologica. Il tracciamento dei contatti, in questo senso, è importantissimo».
 

Mascherine a scuola, quali portare? Quando vanno indossate?


«Intanto la mascherina va tenuta durante gli spostamenti e se non si può avere la distanza minima interpersonale di un metro. La mascherina è obbligatoria a partire dai 6 anni. Ci possono essere situazioni - incontri, assemblee eccetera - in quel caso la mascherina va indossata sempre».

Se i bambini hanno patologie e non possono usare le mascherine? 
«In quel caso se il soggetto non è in grado di tenere la mascherina il docente oltre alla mascherina indossa la visiera».
 

Ricreazione: mascherina sì o no?

«Sarebbe bene che i bambini potessero consumare la merenda a distanza di un metro e poi portare la mascherina».
 

Misurazione della febbre

«Fino a 6 anni all'ingresso a scuola. Per gli altri il controllo viene fatto a casa».


Bambini piccoli, gioco e giocattoli condivisi
«In quel caso i gruppi devono essere sempre rintracciabili e i giocattoli usati sono quelli della struttura e vengono continuamente disinfettati. I giochi da casa non devono essere scambiati con gli altri bambini».

Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto
Test rapidi per medici e pediatri
«Aggiungo solo il fatto che la Regione ha coinvolto i medici di famiglia e pediatri con un incontro a inizio settimana e ricevuto ieri le osservazioni rispetto ai tamponi rapidi che noi siamo disponibili a fornire in un certo numero per i pazienti».

 
 
 
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Ultimo aggiornamento: 16:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA