Vulcano Cumbre Vieja, l'eruzione riprende dopo una breve pausa sull'isola La Palma e intanto la nube di anidride solforosa partita attorno al 20 settembre ha percorso più lentamente del previsto i 3mila chilometri che dividono l'Italia dall'arcipelago spagnolo delle Canarie. L'imponente formazione di polveri e gas con sostanze potenzialmente pericolose, tra le quali il biossido di zolfo, l'altro nome dell'anidrife solforosa, sta attraversando ad alta quota il Mediterraneo.
Sorvegliate specialì sono in particolare la Sardegna e la Sicilia dove transiterà la nube a maggiore concentrazione, mentre la costa tirrenica di altre regioni del centro sud saranno solo sfiorate.
Vulcano, in arrivo nube di anidride solforosa
«Stiamo verificando la situazione dalle nostre 34 stazioni della rete regionale di monitoraggio ambientale da quando il fenomeno è iniziato - spiega all'Ansa Alessandro Serci dell'Arpa Sardegna - la situazione attualmente è sotto controllo, entro i 3 microgrammi per metro cubo di biossido di zolfo. Non ha piovuto e non ci sono state ricadute».
Anche le previsioni virano all'ottimismo. «Le simulazioni fatte dagli uffici competenti indicano che l'inquinante è stazionario a 5mila metri di altezza - precisa Serci - E non ci sono fenomeni meteo che comportano la ricaduta di questo inquinante verso il nostro territorio. Il dato peggiore che ci era stato indicato era previsto per sabato e domenica, ma fortunatamente non abbiamo avuto alcun sforamento dei limiti della qualità dell'aria».
La nube di anidride solforosa ha nel frattempo sorvolato la Spagna e il Nord Africa
¡Continúa la #erupción del Volcán #CumbreVieja, en la Isla de #LaPalma! Sigue rugiendo, expulsando material incandescente en enormes columnas que se elevan varios cientos metros.
Pueden seguir este evento volcánico en directo: https://t.co/xzbUnty1GI pic.twitter.com/mVkaI3JZFR
— MeteOrihuela (@MeteOrihuela) September 23, 2021
Sin comentarios, los sonidos del video lo dicen todo, menuda onda expansiva 😮😮😮😮📹Javier Martín @javierbre #VolcanLaPalma #LaPalma #Canarias @slaplana_tve @ZubiaurreTV @AEMET_Canarias @VolcansCanarias @involcan @Divulgameteo @lasextameteo pic.twitter.com/hqsXuPiiIh
— JuanMa Hernández (@Elmorromazo) September 24, 2021
Sardegna, Sicilia e la costa centro-meridionale del Tirreno restano quindi a tiro della nube di anidride solforosa.
I modelli statistici messi a punto grazie alle immagini e ai dati rilevati dalla rete di satelliti Copernicus Sentinel 2 dell'Agenzia spaziale europea che sfruttano sensori e tecnologia anche della Thales Alenia Space Italia sono particolarmente sollecitati in queste circostanze. Secondo l'Agenzia meteorologica statale iberica (Aemet) i gas del vulcano, dopo aver raggiunto le isole vicine quali El Hierro, La Gomera e Tenerife hanno raggiunto la penisola iberica interessando anche le isole Baleari, Ceuta e Melilla.
La rete Copernicus, con due satellitti portati in orbita a 786 chilometri dal missile lanciatore Vega costruito dall'Avio a Colleferro (Roma) per conto dell'Esa, anche in questa occasione viene utilizzata per osservare e misurare gli effetti di un fenomeno naturale di vasta scala. Secondi i dati raccolti dall'Agenzia spaziale europea (Esa) e dell'Agenzia europea dell'ambiente, le nubi di anidride solforosa in movimento verso Spagna, Francia e Italia non rappresentano un problema per la salute.
Che cos'è l'anidride solforosa
L'anidride solforosa (SO2), o biossido di zolfo, è utilizzata come antiossidante e conservante per frutta e verdura, frutta secca, merendine e vini. Ma si punta a fermarne l'uso perché rallenta in maniera consistente l'assorbimento di vitamina B1 causando problemi soprattutto a chi soffre di asma.
Il precedente
Una nube tossica con oltre 12 milioni di tonnellate di anidride solforosa aveva raggiunto l'Europa dopo l'eruzione del vulcano islandese Bardarbunga dal 31 agosto 2014 al 27 febbraio 2015. La stima è dei ricercatori coordinati da Sigurdur Gislason dell'università dell'Islanda, che tranquilizzarono - riporta l'Ansa - sulle possibili conseguenze per la salute: gli effetti sono stati minimi perché non vi è stata un'esposizione prolungata alla sostanza.
Pubblicato sulla rivista Geochemical Perspectives Letters, lo studio mostra che il gas emesso dal vulcano in atmosfera ha superato le concentrazioni di questo gas rilevate nel 2011 in Europa. Sulle Alpi austriache per esempio sono state trovate concentrazioni che superavano del 60% i livelli consentiti. L'anidride solforosa è fra gli inquinanti atmosferici più diffusi e può causare bronchiti asma, tracheiti e ad irritazioni alla pelle e agli occhi.
Grazie alle condizioni meteo solo una minima parte del biossido di zolfo emesso dal vulcano islandese è stato trasformata in acido solforico che si lega alle molecole d'acqua e può causare piogge acide.
Evolución prevista de la nube de #SO2 (Dióxido de Azufre) asociadas a la erupción del Volcán #CumbreVieja de #LaPalma. Se estima que una pequeña proporción de estas partículas lleguen a la #PenínsulaIbérica en los próximos días. Sin riesgo para la salud. Vídeo: @m_parrington. pic.twitter.com/kiYPyxoTKH
— MeteOrihuela (@MeteOrihuela) September 21, 2021
CAMS forecasts of SO₂ dispersion can help evaluating the possible impacts of a volcanic eruption like in #LaPalma. The impacts of SO₂ released by #CumbreVieja on weather & air quality at the surface are most likely very small.
More on CAMS' monitoring ➡️https://t.co/Q4OKXLEc03 pic.twitter.com/b4uvidKwj1— Copernicus ECMWF (@CopernicusECMWF) September 22, 2021
Al momento le autorità non hanno emesso avvisi specifici riguardante pericoli per l'uomo, ma il fenomeno è sotto stretta osservazione: l'anidride solforosa (SO2) è infatti una sostanza che, in alte concentrazioni, può provocare irritazioni alle mucose e agli occhi e infiammazioni polmonari, hanno spiegato medici pneumologi ai media iberici.
Quanto durerà
L'eruzione del vulcano Cumbre Vieja, sull'isola di La Palma alle Canarie, sembra al momenti attenuatasi ma potrebbe riprendere e durare tra i 24 e gli 84 giorni. Lo ha reso noto l'Istituto di vulcanologia delle isole Canarie (Involcan), stimando una media di 55 giorni analizzando le precedenti eruzioni. . Nel 1971 lo stesso vulcano eruttò per 24 giorni, nel 1949 per 47 e nel 1712 per 56 giorni.
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