Quali misteri avvolgono quello scontro avvenuto nella galleria Pizzo Turda nei pressi di Caronia sulla A 20 Messina-Palermo il tre agosto che coinvolse un furgone condotto da alcuni operai e l'auto di Viviana Parisi che era insieme al figlio Giole. Per fare anche chiarezza sulla morte della giovane dj e del bambino, i cui corpi sono stai trovati dopo giorni nelle campagne lì vicino, sono al lavoro i consulenti nominati dalla Procura e quelli delle famiglie delle vittime. Per ora solo ipotesi. «Dopo gli esami che si sono svolti oggi non escludo niente, ancora tutte le ipotesi sono aperte», dice il procuratore di Patti Angelo Cavallo che aggiunge: «Aspettiamo l'esito delle consulenze, mi sembra quanto meno azzardato trarre conclusioni da eventuali dichiarazioni di consulenti che hanno appena iniziato il loro lavoro».
Viviana Parisi e Gioele come sono morti? Dopo un mese è ancora un mistero: tracce di sangue in un casolare
Viviana Parisi, la lettera del marito nel giorno del 17° anniversario di nozze: «Amore mio....»
Più convinti di essere vicini alla verità i periti di parte.
Osservano inoltre : «Sia l'auto di Viviana che il mezzo degli operai dell'autostrada erano in movimento il 3 agosto e quindi Il furgone non era fermo come si è pensato in un primo momento. Ed è probabile che lo stesso furgone abbia tentato di invadere la corsia di sorpasso investendo l'auto della donna». In ogni caso però «sul parabrezza dell'auto, a seguito degli accertamenti eseguiti col luminol dalla polizia scientifica non sono state trovate impronte di Gioele», rendono noto l'avvocato Antonio Cozza, difensore insieme al legale Nicodemo Gentile di Luigino Parisi, padre di Viviana. Tasselli per ricostruire cosa avvenne realmente prima della morte della donna e del bambino. Di certo c'è, secondo Venuti, che «tutti questi ulteriori esami potranno farci arrivare alla verità sull'incidente, comunque da quello che è emerso ritengo che gli operai non possano essere considerati testimoni attendibili sulla dinamica».