Violentate a 12 anni, l'orrore della mamma di uno dei baby stupratori: «Ho visto i video nella chat di mio figlio»

Firenze, i minorenni indagati sono 24. In sei accusati di violenza sessuale

Venerdì 14 Luglio 2023 di Mirco Paganelli
Violentate a 12 anni, l'orrore della mamma di uno dei baby stupratori: «Ho visto i video nella chat di mio figlio»

Doveva essere una festa di Capodanno, ma a nessuno dei giovanissimi invitati interessavano davvero botti e petardi. Due 12enni sono finite in quella casa in provincia di Firenze come cavie tra le grinfie di ragazzini, tutti minorenni, poco più grandi: abusate sessualmente da sei di loro, mentre altri tre riprendevano gli atti con lo smartphone e inviavano i video agli amici.

Sono tutti quanti indagati e, a denunciarli, è stata la madre di uno di loro. Altri 15 ragazzini, sui cui telefoni è stato trovato il girato, sono stati denunciati per divulgazione di materiale pedopornografico.

Quanto ricostruito dalle indagini della Polizia postale di Firenze, coordinate dalla procura minorile, ha dell'inquietante. L'abuso sarebbe avvenuto approfittando secondo gli investigatori della condizione di «inferiorità psichica» delle due giovani per via dell'età e dell'assunzione di sostanze. Il festino sarebbe stato, infatti, a base di alcol e droghe. Una trama alla "Eyes wide shut" che avrebbe fatto impallidire Stanley Kubrick. Peccato che le vittime, inconsapevoli di tutto questo, fossero solo delle preadolescenti. Due giovani poco più che bambine costrette a sperimentare il sesso anzitempo. È stata la madre di uno degli invitati a sporgere denuncia, dopo avere trovato i video incriminati nella gallery del telefono del proprio figlio all'interno di un gruppo WhatsApp in cui i filmati erano stati fatti circolare.

 

L'invito

In base a quanto emerso, è stato il padrone di casa, un 14enne, a invitare alla festa le due 12enni, raccomandando loro di dire di essere più grandi. Nell'abitazione, lasciata libera dai genitori, c'erano in tutto diciassette minorenni: otto ragazze e nove ragazzi, tutti al di sotto dei 16 anni. Il programma della serata era chiaro sin dall'inizio, visto che nei giorni precedenti i partecipanti si erano divisi i compiti: c'era chi doveva provvedere all'alcol, chi a marijuana e hashish, chi ai preservativi.
Ed è stato tra i fumi dell'alcol e della droga che, secondo quanto ricostruito dalla Polizia postale, è avvenuto lo stupro. Le due giovani sarebbero state riprese durante un rapporto con il 14enne che aveva messo a disposizione la casa. Ma non sarebbe stato l'unico ad approfittarsi di quei giovani corpi. Sei in totale i minori accusati di violenza sessuale, mentre altri tre avrebbero ripreso quanto accaduto con i propri dispositivi. Questi ultimi sono accusati, a vario titolo, di produzione e detenzione di materiale pedopornografico.

 

Le perquisizioni

Con l'avvio delle indagini, sono scattate le perquisizioni e i sequestri dei telefoni di tutti i partecipanti alla serata. Gli investigatori, attraverso le voci udite in sottofondo nei video, sono riusciti a risalire a tutti i presenti, che sono stati ascoltati in forma protetta, così come le due vittime. L'audizione di queste ultime, in sede di incidente probatorio, ha permesso di formulare prove per quando avrà luogo il dibattimento.
Gli investigatori hanno messo insieme i pezzi di un quadro di «assoluto svilimento» delle persone offese, «considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico». Secondo gli inquirenti, il tutto è avvenuto nell'indifferenza di chi assisteva alla scena, un fatto vissuto con superficialità, tra chi riprendeva soddisfatto e chi condivideva i contenuti via chat, inconsapevole del danno che contribuiva ad arrecare alle vittime. Una banalizzazione di fatti non solo estremamente gravi, ma dal rilievo penale.
Cosa ci facessero, poi, due 12enni da sole ad una festa, e come potesse un 14enne organizzarne una a casa propria senza la supervisione di un adulto è già divenuta materia di dibattito, non solo a Firenze e dintorni.

 

Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA