Il primo pensiero è andato a una delle ormai frequenti azioni «dimostrative» a base di vernici contro monumenti e fontane d'Italia, in nome della tutela dell'ambiente.
Acqua verde a Venezia, cosa è successo?
Come per altri casi di questo genere, è scattata la caccia ai responsabili, ma soprattutto ad accertare se quel liquido potesse essere tossico o comunque dannoso per le acque lagunari. Il Prefetto, Michele Di Bari, ha convocato una riunione urgente in Questura, con forze dell'ordine, polizia locale, vigili del fuoco e Agenzia regionale per l'ambiente, che hanno eseguito i prelievi in acqua.
Nessuna rivendicazione
Dai primi dati quello versato a Rialto sarebbe una sorta di «tracciante» assolutamente innocuo, la cosiddetta 'fluorescinà ovvero un liquido che viene immesso nelle tubature o negli scarichi urbani in caso di una perdita d'acqua, per comprenderne il tragitto. Nessuna situazione di pericolo, dunque, per la salute della popolazione. Allarmi per una situazione del genere si erano verificati non molto tempo fa in una roggia di Rozzano (Milano), e qualche anno prima sul Lago di Como, dove si stavano svolgendo dei lavori alle fognature.
Vigilanza intensificata
In ogni caso Di Bari, d'intesa con il questore lagunare, Michele Masciopinto, ha disposto un'intensificazione della vigilanza in ambito lagunare, per monitorare eventuali criticità e prevenire ulteriori episodi analoghi. Mentre le ricerche proseguono, una nuova riunione è stata convocata per domani. La chiazza verde comparsa oggi ha fatto tornare a galla dagli archivi una provocazione artistica quasi identica, datata 1968, fatta sempre a Venezia in nome della salvaguardia dell'ambiente, nell'ambito della Biennale d'Arte. Fu l'artista argentino Nicolas Garcia Uriburu che, a bordo di un'imbarcazione, percorse tutto il Canal Grande gettando in acqua un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell'acqua, rendendola di un color verde fosforescente. La sua arte era ispirata al movimento della 'Land Art', che vide come esponenti Oppenhiem e Christo.
Il precedente
Un'operazione spettacolare, che invitava a prendersi cura dell'ambiente, usando un colore, il verde appunto, simbolo dell'ecologia universale, e che Uriburu ripetè più volte nella sua carriera fino alla sua morte, avvenuta nel 2016. Altre performance simili furono portate a termine nel 1989, quando a venire colorata in verde fu l'acqua di una delle fontane che circondano la piramide del Grand Louvre, e quella della fontana del Trocadero, a Parigi. Un esperimento che venne ripetuto nelle acque dell'East River a New York. Sul Riachuelo, un piccolo affluente del Rio della Plata a ridosso del quartiere de La Boca, a Buenos Aires, la performance venne realizzata in collaborazione con Greenpeace per la Giornata mondiale dell'acqua, nel 2010. Nel settembre 2011 gettò colorante verde sul fiume Weser a Brema (Germania).
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