Con la variante Delta il rischio di una quarta ondata di contagi esiste. «Avremo una quarta ondata» dei casi di Covid, «prevalentemente nei non vaccinati, ma, a patto che non arrivino altre varianti, faccio fatica a pensare a mille morti al giorno. Sarebbe un altro virus e ricominceremmo daccapo anche con la ricerca dei vaccini».
«I dati dell'Istituto superiore di sanità di oggi dicono che il 99% di coloro che purtroppo sono deceduti dal primo febbraio a oggi erano persone non vaccinate - prosegue - Il consiglio è di vaccinarsi senza preoccuparsi del numero dei positivi». Sileri spiega che comunque «Non dobbiamo trascurarne l'evidenza» perché «il trend è sicuramente in crescita» ma «ci sono positivi che nella stragrande maggioranza dei casi non vanno in ospedale». «Tra chi è positivo qualcuno ha fatto anche il vaccino - aggiunge - ma l'importante è che non vada in ospedale».
Scuola e vaccinazione
«Sono una minoranza del totale, poco più di 200 mila come numero assoluto» gli insegnanti e gli operatori scolastici «che non hanno fatto la vaccinazione. Spero che nei prossimi giorni questi professori decidano di vaccinarsi, in primis per loro stessi, soprattutto se saranno in aule dove la vaccinazione non è possibile, cioè» con studenti «sotto i 12 anni». A dirlo è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervenuto a 'Estate in direttà su Rai 1. E sulla vaccinazione dei ragazzi le autorità regolatorie di Usa e Ue «hanno dato l'ok all'uso dei vaccini - aggiunge Sileri - Questo significa che il percorso degli studi ha dimostrato la sua sicurezza e la sua efficacia».
«Al momento non si parla di obbligo vaccinale per gli studenti. Si discute dell'obbligo per i docenti, anche se a mio avviso il numero è al momento esiguo e soprattutto localizzato prevalentemente in alcune Regioni. Spingerei più per la loro vaccinazione prima di pensare o arrivare all'obbligo». Parlando dell'uso del Green pass, che per Sileri «non è un modo per obbligare alla vaccinazione», perché per richiederlo è possibile anche usare gli strumenti di diagnosi, il sottosegretario dice che «al momento sui mezzi pubblici non serve, ma tutte le ipotesi sono nel cassetto».