dal nostro inviato
MESENZANA (VARESE) Che nella famiglia Rossin ci fossero problemi, in paese non era un mistero. «Luana è premurosa, tranquilla, una brava ragazza. Lui era un tipo possessivo, pretendeva di avere il controllo sui figli e sulla compagna», racconta la mamma di un compagno di classe di Giada all'uscita della scuola media Zuretti. I post sui social di Andrea Rossin sono l'immagine di una personalità quantomeno disturbata: fissato con la forma fisica, postava foto dei suoi muscoli in evidenza, lanciava messaggi no vax ed era seguace del terrapiattismo.
«FUORI DI TESTA»
Era Luana che, anche dopo la separazione, si faceva carico dei figli. Tant'è che ieri mattina è andata nella villetta di Mesenzana per portarli a scuola, a cinquecento metri da casa. La sorella di Rossin è sconvolta: «È una grande tragedia, in questo momento non riesco proprio a parlarne». Il cugino non si capacita: «Abbiamo dentro un profondo dispiacere, tantissima rabbia e un enorme vuoto che non si colmerà mai. Erano due bambini meravigliosi, Alessio dolcissimo, Giada stupenda, sarebbe stata una grande donna. Avevano tutta la vita davanti e invece la vita ecco cosa ha riservato loro». Spiega che Andrea stava male, ma assicura che non c'era nessuna avvisaglia di un gesto simile da parte sua. «Non credo sia stata una vendetta perché lei lo ha lasciato - riflette Andrea non stava bene con la testa, chi può saperlo. E poi la mente umana è complicata, per noi è stata una doccia fredda».