Vaccini, seconda dose ai turisti per i soggiorni lunghi. Figliuolo: sia l’eccezione

Venerdì 4 Giugno 2021 di Marco Conti
Vaccini, seconda dose ai turisti per i soggiorni lunghi. Figliuolo: sia l eccezione

In tutte le regioni si registra una grande richiesta di vaccinazione da parte dei giovani ma c’è l’incognita della seconda dose che arriverà in piena estate e che rischia di essere rinviata in maniera massiccia dagli under trenta, e da tutti coloro che sono in vacanza.

I presidenti di regione spingono per allargare e alla fine riescono a fare passare in Conferenza Stato-Regioni un documento messo a punto dal presidente Massimiliano Fedriga che autorizza le inoculazioni in una regione diversa dalla propria ma in via eccezionale e con l’obbligo di comunicare alla Asl l’avvenuta somministrazione della seconda dose.

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Poiché la seconda dose può essere fatta in un tempo abbastanza ampio, tocca al generale Figliuolo, commissario per l’emergenza, spiegare qual è il metodo da seguire: «La prima cosa da fare è essere flessibili nelle prenotazioni. Noi sappiamo che i vaccini Rna danno la possibilità di somministrare la seconda dose entro 42 giorni, in quel range bisogna essere flessibili, così come tra le 4 e le 12 settimane con il vaccino AstraZeneca». Ovvero chi sa di dover andare in vacanza per un paio di settimane ha il tempo per organizzare anche la data della seconda dose tenendo presente l’ampio spazio temporale entro il quale si può fare. Di conseguenza coloro che soggiornano per una breve durata sono esclusi dall’eventualità. 
«Noi siamo a piena disposizione e faremo in modo che la logistica saprà correre ed essere flessibile, e quindi dare la possibilità di andare incontro alle esigenze dei nostri cittadini», continua Figliuolo che alla fine condivide la linea dei presidenti di regione. 

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I TEMPI
Di fatto si potrà vaccinare per la seconda dose solo chi soggiorna per un lungo periodo e per prenotarsi dovrà farlo sul sito della regione dove si trova in vacanza scegliendo la dose del vaccino già inoculato. Spetterà alla regione valutare le richieste ed eventualmente comunicare al “vaccinando” via mail o sms data e luogo della somministrazione. Nel documento sottoscritto si inseriscono non solo i vacanzieri ma anche i lavoratori stagionali che in estate si spostano di regione e che magari hanno fatto la prima dose nella regione d’appartenenza. 

GLI ADOLESCENTI
Partono anche le vaccinazioni ai minori. Nella direttiva che il generale ha inviato alle amministrazioni regionali si chiede «di dare attuazione, così come da indicazioni terapeutiche di Aifa, all’estensione della vaccinazione» agli appartenenti alla «fascia di età 12-15 anni, utilizzando linee dedicate negli hub vaccinali e facendo il più ampio ricorso ai pediatri di libera scelta». L’obiettivo è quello di coprire entro settembre, in tempo quindi per l’avvio dell’anno scolastico, anche gli under 15. In tutto due milioni e trecentomila giovanissimi che verranno vaccinati utilizzando i pediatri. «La vaccinazione della fascia 12-15 è importante ed anche se non è obbligatoria è molto raccomandata - spiega Figliuolo - Dico ai genitori di avvicinarsi in maniera totale alla scienza e alla vaccinazione perché servirà molto all’apertura delle scuole».

L’ATTESA
Dai dati forniti dal commissario Figliuolo emerge che oltre il 90-95% delle dosi distribuite sono state somministrate. Un risultato molto positivo che conferma il funzionamento della macchina, ma che svela anche qualche problema nell’arrivo dei vaccini. «A volte l’afflusso non è costante e uniforme», ammette Figliuolo che annuncia l’arrivo entro oggi di un milione e 700mila Astrazeneca, 400mila Moderna «e poi a seguire dal giorno 8-9 arriveranno ulteriori Moderna, Johnson, di nuovo 3 milioni di Pfizer, quindi le proiezioni che ho mi portano sui 20 milioni. Poi è chiaro, ne avessimo avuto 40 milioni di dosi sarebbe stato meglio, però con 20 milioni, considerando che abbiamo già inoculato 23 milioni e mezzo di prime dosi, quindi anche se solo la metà sono prime dosi, arriviamo a 35 milioni su una platea di 54 milioni. Ritengo quindi che a fine giugno possiamo stare ancora più al sicuro». Inoltre c’è il problema della dispersione denunciato anche da Figliuolo che stima in «due milioni e centosettantamila gli over 60 che non si sono ancora vaccinati».

In Toscana, oltre agli under 30, vaccinano anche in azienda. I primi a ricevere il vaccino saranno i cassieri della grande distribuzione, poi tecnici, operai e tanti altri lavoratori, insieme ai familiari di primo grado (anche se non abitano assieme) e i conviventi.
 

Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA