Un segnale determinante per legare turismo e Covid, ovvero Omicron 5, arriva sempre dalle prenotazioni.
La stessa commissaria alla Salute dell'Unione europea, Stella Kyriakides, attesta che «i numeri dei contagi sono in forte aumento in Europa. Bisogna continuare a proteggersi per tutta l'estate con vaccini, richiami e tutte quelle precauzioni dettate dalle norme e dall'esperienza". In altra parole mascherine, lavaggio della mani oltre ad evitare assembramenti.
Per i commissari europei è evidente la conseguenza dell'eliminazione di gran parte delle restrizioni e della mancanza di prudenza.
Secondo il Centro di controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) le nazioni in cui i contagi stanno salendo più rapidamente sono Italia, Portogallo, Francia e Islanda. Stessa situazione in Grecia e nell'ovest della Spagna.
Ci sono poi 2,3 milioni di infettati nel Regno Unito, ovvero mezzo milione in più rispetto a una settimana fa.
In tutti paesi, sia pure per ora in maniera più che affrontabile, aumentano i ricoveri sia nelle terapie intensive sia nei reparto ordinari. E si riparla di una campagna vaccinale non solo per i "fragili" e gli over 50.
In Spagna si registrano alcune fasi critiche nei reparti di pronto soccorso, con i ricoveri passati in una settimana da 8.205 a 10.249.
Impressionante il balzo dei contagi in Francia: + 67% in una settimana con un picco di 133.346 casi in un giorno.
Situazione contrastante in Portogallo dove i contagi hanno smesso di crescere, ma dove al tenpo stesso resta significativo il numero dei morti. A ogni modo ora Lisbona nel giro di una settimana aè scesa al quarto posto in Europa nella classifica dei contagi dietro Lituania. Francia e Grecia.
La top ten dei rincari per le vacanze
Quest'anno andare in vacanza con un volo internazionale costerà il 124,1% in più rispetto all'anno scorso, con un volo nazionale il sovraccosto sarà del 33,3%, noleggiare un'auto sarà più caro del +24,3%, e per pernottare in alberghi, motel e pensioni si spenderà il +21,4% in più del 2021.
La classifica dei rincari record per le vacanze 2022 l'ha stilata l'Unione nazionale dei consumatori. «Quello che emerge da questi dati è che per le prossime vacanze meno ci allontaniamo e meglio è. Tra voli e carburanti i prezzi sono esorbitanti», afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unc.
Andando avanti nella lista, c'è il trasporto marittimo (+18,7%), i gelati (+13,4%) e i pacchetti vacanza internazionali (+6,2%). Non ci si salva neanche andando al ristorante (+4,6% sullo scorso anno), o in un parco e in un museo (+3,2%).
Chiudono la top ten i servizi ricreativi e sportivi che includono piscine, palestre, discoteche e stabilimenti balneari che segnano, per ora, un più contenuto +2,4%, ma che in appena un mese rincarano del 2,8%.
I voli internazionali (+124,1% su giugno 2021) sono al primo posto dei rincari annuali anche allargando la classifica a tutti i beni.
Al secondo posto c'è l'energia elettrica (+81,4%), al terzo l'olio diverso da quello di oliva (68,6%). Seguono il gas naturale e di città (+67,3%), il gasolio per riscaldamento (+52,7%), il Gpl e metano (+38,2%), i voli nazionali (+33,3%), il gasolio per mezzi di trasporto (+32,3%).
Chiude la top ten il burro (+27,7%). In classifica anche la benzina (+25,3%), gli alberghi (al quattordicesimo posto con +21,4%), la farina (+20,5%), la pasta (in 17esima posizione con +18,3%). Chiude la top 20 il pollame (+15,1%), la carne più rincarata.
Per quanto riguarda la top ten di tutti gli aumenti mensili, rispetto a maggio 2022 vincono i voli nazionali (+31,4%), seguiti da quelli internazionali (+21,3%). Al terzo posto sempre una voce collegata alla ferie, cioè i villaggi vacanze e i campeggi con +11,3%.
Al quarto posto la benzina che sale del 9,8% in appena un mese (+25,3% su giugno 2021), seguita dal noleggio dei mezzi di trasporto (+7,4%), il gasolio per mezzi di trasporto (+6,7%, +32,3% su base annua), in settima posizione l'E-book download (+6,2%), poi alberghi (+5,7%), pasta sfoglia (+5,1%) e gasolio per riscaldamento (+4,9%).
L'energia elettrica è appena fuori dalla top ten mensile con +4,6%, ma salendo su base annua dell'81,4% (al secondo posto dei rincari annui), determina per una famiglia media una stangata annua pari a 514 euro.