«Salve, mi chiamo Moris e vorrei arruolarmi come volontariato per l'Ucraina».
Moris Marzia, 21 enne di Statte (in provincia di Taranto), ha così deciso di fare un altro post sulla sua pagina Facebook per denunciare gli attacchi e rispondere a tono: «Io sono il ragazzo protagonista del video che tanto state ridicolizzando. C'è chi sta comodamente sul divano a passare il tempo a criticare gli altri spesso senza motivo, mentre c'è chi come il sottoscritto tenta di fare qualcosa per chi è più sfortunato di noi», le sue parole.
«Non voglio un'arma per sentirmi un eroe»
Il messaggio l'aveva scritto sulla pagina «Ucraina. Ucraini in Italia», dichiarandosi pronto ad andare nella zona di guerra come soccorritore. «Qualcuno conosce come procedere e con chi parlare per poter arrivare lì?», aveva chiesto, con tutte le buone intenzioni del caso. Il giovane dopo essersi diplomato ha lavorato come bracciante agricolo e come cameriere, anche in Germania. Ha spiegato di non volere «per forza avere un'arma in mano per sentirmi un eroe. Sarei contento se potessi partecipare agli aiuti umanitari».
Ma una sua intervista televisiva sull'intenzione di partire come volontario è stata oggetto di attacchi sui social in cui è stato definito «pagliaccio», «carnevale», «idiota senza neuroni». Moris nei giorni scorsi è stato invitato dall'associazione onlus Via Giusti a una iniziativa di solidarietà nei confronti degli ucraini. «Abbiamo già provveduto a fare un grosso carico - ha spiegato, sempre con un post su Fb - di beni alimentari di prima necessità proprio al popolo ucraino. I vostri insulti a me francamente scivolano tutti, dal primo all'ultimo. Buona continuazione delle vostre critiche, grazie».