È partita ieri per la Francia Delphine, la madre di Simon Gautier, il turista francese 27enne morto tragicamente su di un sentiero escursionistico del Cilento (Salerno). Con lei sono partiti anche gli amici di Simon giunti la scorsa settimana nel Golfo di Policastro appena ricevuta la notizia della scomparsa del loro amico. Nel villaggio di Scario è rimasto, invece, il padre di Simon. All'interno di quello che è diventato il «quartiere generale» della famiglia Gautier per tutti i giorni delle ricerche di Simon, c'è aria di tristezza.
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Il messaggio dei soccorritori. «Ti sei perso nella nazione sbagliata». È uno dei passaggi del messaggio lanciato su Facebook da due soccorritori che per nove giorni hanno cercato Simon Gautier, l'escursionista disperso nel Cilento e ritrovato morto in un dirupo.
Sui volti dei turisti in vacanza che alloggiano traspare tanto dolore ed emozione. Nessuno di loro ha voluto commentare direttamente la vicenda, tutti hanno preferito mantenere il silenzio. Anche per le strade di Scario si respira un'atmosfera mesta: dinanzi ai bar non si parla altro che della tragedia che ha colpito la famiglia Gautier. Si discute anche delle modalità in cui si sono svolte le ricerche sulle quali è stata aperta un'inchiesta da parte della Procura di Vallo della Lucania.
Nella tarda mattinata di domani sarà effettuata l'autopsia sulla salma di Simon. L'esame autoptico sarà eseguito nell'ospedale di Sapri (Salerno) dove attualmente si trova la salma del 27enne. Ad effettuarlo sarà il medico legale dell'Asl Salerno, Adamo Maiese, su disposizione della Procura della repubblica presso il tribunale di Vallo della Lucania. Con molta probabilità sarà confermato quanto emerso dall'esame esterno del corpo di Gautier: il giovane dovrebbe essere deceduto per la rottura dell'arteria femorale recisa a seguito della caduta in un dirupo di un costone roccioso.