Trieste, donna trovata morta nel bosco: spunta l'ipotesi del soffocamento. Lunedì l'autopsia completa

Il cadavere non è ancora stato riconosciuto. Resta in piedi la pista che porta alla scomparsa di Liliana Resinovich

Giovedì 6 Gennaio 2022
Trieste, donna ritrovata morta nel bosco: spunta l'ipotesi del soffocamento. Lunedì l'autopsia completa

Il giallo del corpo di una donna ritrovato ieri a Trieste si arricchisce di un nuovo capitolo. Il cadavere aveva la testa in due sacchetti di plastica trasparente di quelli impiegati in cucina. Uno sviluppo, che potrebbe far pensare a una morte per soffocamento. La donna, che non è ancora stata identificata, non presenta segni di violenza o lotta. Il Procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo ha affermato che «ogni ipotesi rimane aperta, compresa quella del suicidio». Resta in piedi la pista che porta al giallo della scomparsa di Liliana Resinovich, che non ha dato più sue notizie dallo scorso 14 dicembre.

 

Trieste, la donna ritrovata morta per soffocamento

Il giallo della scomparsa di Liliana Resinovich non è ancora stato risolto. Il Procuratore ha spiegato che servirà attendere l'autopsia, che verrà fatta in maniera completa lunedì prossimo. Gli investigatori non hanno ancora mostrato il cadavere al marito di Liliana e hanno ritenuto di non chiamarlo sul luogo del ritrovamento. Per domattina è stato fissato un incontro in procura al quale parteciperanno inquirenti, uomini della Squadra mobile e medico legale. Quest'ultimo al termine dovrebbe effettuare una seconda, più approfondita, ispezione del cadavere, che si trova all'obitorio

 

Le cause del decesso

Restano sia da chiarire le cause che hanno portato al decesso, che la questione che riguarda il sito del ritrovamento, ossia una zona boschiva di Trieste. Il corpo era in due sacchi (a formarne uno solo) del tipo utilizzato nei condomini.

Plausibile l'ipotesi che il freddo degli ultimi giorni abbia rallentato la decomposizione del corpo.

Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA