Il terremoto tra Turchia e Siria crea ripercussioni fortissime anche in Italia. Dopo l'allerta tsunami diramata e poi revocata della Protezione Civile, in mattinata è arrivato lo stop per un'ora a tutti i treni al Sud. Si è fermata infatti a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2.17.
Bari, possibile onde-maremoto
Un'allerta "rossa" è stata lanciata intorno alle 5 di questa mattina dalla Polizia locale di Bari per «possibili onde di maremoto sulla costa pugliese a partire dalle ore 6.44 con seguito del 6 febbraio 2023» dopo il terremoto avvenuto in Turchia. L'allerta riguarda anche le altre coste pugliesi e quelle di altre regioni italiane. La popolazione barese viene invitata a «evitare di percorrere a piedi o in auto tutti i tratti costieri e le strade del litorale nella fascia oraria dalle ore 6:30 fino all'emissione del messaggio di cessato allarme». Il maremoto «è costituito da una serie di onde e la prima onda può non essere la più alta e/o distruttiva». L'intervallo di tempo - si spiega nel messaggio della polizia locale - tra le onde successive può variare da pochi minuti a un'ora, e la possibilità che si abbiano nuove onde distruttive permane per molte ore. Il livello di allerta rosso (watch) indica che le coste potrebbero essere colpite da un'onda di maremoto con un'altezza superiore a 0,5 metri in mare aperto e/o un run-up superiore a 1 metro sul livello del mare. Anche l'assessore comunale allo Sport e Ambiente Pietro Petruzzelli ha rilanciato su Facebook l'allerta. «È fondamentale che non andiate a correre o stazionare sul nostro lungomare», ha scritto.
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