Vercelli, trovati cadaveri di cane chiusi in sacchi della spazzatura: identificato l'uomo dell'orrore

Dopo il primo ritrovamento, nei giorni scorsi, erano stati scoperti nei giorni scorsi i resti di altri 14 cadaveri (tutti cani tranne un gatto)

Mercoledì 10 Agosto 2022
E' stato trovato l'uomo che ha compiuto l'orrore di uccidere e chiudere in sacchi di plastica i cadaveri dei cani

Orrore a Vercelli. E' stato individuato il responsabile del macabro ritrovamento, dello scorso 5 maggio, di sette cadaveri di cani rinchiusi in dei sacchi della spazzatura. Come riporta La Repubblica, si tratta di un uomo di 47 anni che, probabilmente aveva ricevuto l'incarico di cremare o seppellire i cani già deceduti, mentre lui li abbandonava in giro dopo aver riempito di altre carcasse di animali il proprio giardino. A imbattersi nella triste scoperta è stato un passante che, a maggio, mentre passeggiava nei pressi dell'area industriale vicino allo stabilimento di Amazon, ha notato i corpi degli animali sigillati in dei sacchi neri della spazzatura. 

Leggi anche > Torino, picchia e violenta la moglie per 20 anni.

Ma il processo viene interrotto per prescrizione

L'uomo è stato identificato grazie all'indagine della polizia municipale. Gli agenti sono arrivati a lui dopo aver visionato i video acquisiti dalle telecamere di sorveglianza della zona e grazie alle indicazioni fornite dai veterinari dell'Asl.

I ritrovamenti 

Dopo il primo ritrovamento, nei giorni scorsi, erano stati scoperti nei giorni scorsi i resti di altri 14 cadaveri (tutti cani tranne un gatto) gettati nei pressi di un corso d'acqua che scorre vicino all'aeroporto, sempre dentro a sacchi di plastica. Per questo è stata fatta una perquisizione a casa dell'uomo, poco distante dal luogo del ritrovamento, il cui giardino era ormai un cimitero. All'interno, infatti, sono stati rinvenuti altri 23 cani, ormai in avanzato stato di decomposizione: alcuni erano in sacchi neri e altri riposti in scatole di plastiche, forse con l'obiettivo di essere abbandonati in giro

© RIPRODUZIONE RISERVATA