Stupro di Caivano, la fiaccolata va (quasi) deserta. Domani arriva Meloni

Solo in 200 alla manifestazione. Don Praticiello: "E' come ci fosse un cancro"

Mercoledì 30 Agosto 2023 di Giuseppe Crimaldi, Marco Di Caterino e Adolfo Pappalardo
Stupro di Caivano, la fiaccolata va (quasi) deserta. Domani arriva Meloni

Adesso è ufficiale: Giorgia Meloni arriverà domani mattina intorno alle 10 al Parco Verde di Caivano.

Non ha perso tempo, la premier, dopo l'annuncio dato lunedì a Roma al termine del Cdm. Accolto l'invito rivolto da don Maurizio Patriciello a visitare i luoghi nei quali si sarebbero consumati gli orrori sulle due cuginette di dieci e 12 anni ora allontanate dalla Procura dei minori di Napoli dalle rispettive famiglie. In queste ore si definiscono gli ultimi dettagli, ma la premier dovrebbe arrivare in mattinata per poi ripartire direttamente alla volta di Atene, dove è in programma un incontro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.


A lei è arrivato il ringraziamento di don Patriciello, il prete anti-clan sotto scorta che si è dovuto intestare anche l'onere di rappresentare l'intero quartiere alla marcia di ieri. Una manifestazione a cui non ha certo partecipato molta gente sotto la pioggia battente. Poco più di 200 persone. Vuoi per paura, ancor più per la vergogna, di abitare gomito a gomito con i protagonisti della violenza. «È come un cancro. Ormai la diagnosi c'è ma che aspettiamo per la terapia? Oppure aspettiamo che il male aggredisca un nostro figlio mentre i medici non fanno nulla?», si è chiesto, retoricamente, dal pulpito della sua chiesa alla fine della manifestazione chiusa davanti all'ex centro sportivo di Caivano, uno dei luoghi in cui si sarebbero consumate le violenze. Ce l'ha con tutti e con nessuno. Anche con chi dice come «qui non ci sia lo Stato» e chiede i militari. In ultimo il governatore dem De Luca appena qualche ora prima. «Eh no, un conto è che lo dica una mamma, un altro è che lo dica un uomo dello Stato...», ha rimarcato il sacerdote prima di aggiungere: «Io non andrò mai via da qui, sarei un traditore. Vorrei solo che un bambino nato al parco Verde abbia le stesse possibilità di uno nato a Chiaia». Attorno alla marcia la presenza delle forze dell'ordine è enorme. La calma surreale. Niente moto che sfrecciano, nè musica a tutto volume dalle case. In pochissimi tra i residenti sono al corteo. Tutto il resto altrove, lontano dai riflettori puntati e da uno striscion che recita: «Le bambine vanno amate, non stuprate».

LA COMMISSIONE

Oggi, intanto, si riunisce a Roma la Commissione sui femminicidi, mentre sempre per domani - a Napoli - il prefetto Claudio Palomba ha convocato il tavolo del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che affronterà il capitolo Parco Verde. Era stata la stessa Meloni a indicare per il rione degli orrori una "bonifica" radicale, sottolineando che «per la criminalità non esistono zone franche», che «l'obiettivo resta quello di offrire sicurezza alla popolazione» e aggiungendo che il centro sportivo "Delphinia" (teatro dei presunti stupri di gruppo), oggi in stato di abbandono «deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile» attraverso l'affidamento della struttura alla sezione delle Fiamme Oro della Polizia di Stato.

LE INDAGINI

Al vaglio degli inquirenti anche un altro aspetto sconvolgente di questa lurida vicenda. Riguarda una delle due vittime, che avrebbe registrato sul suo telefonino più di un video dove compie atti di autoerotismo. Video poi inviati sul cellulare di uno dei minorenni indagati, scoperti dal papà del sedicenne prima che lo stesso apparecchio venisse sequestrato dai carabinieri. Come pure bisognerà accertare con prove concrete quello che avrebbe dichiarato la ragazzina più piccola in merito ai rapporti sessuali completi a cui era costretta, da quando aveva 8 anni e mezzo, dall'allora sedicente fidanzatino. Infine, anche i genitori delle vittime sono oggetto di verifiche per accertare se le rispettive famiglie abbiano adottato il controllo genitoriale sulle ragazzine o voltato la testa da un'altra parte.

 

Ultimo aggiornamento: 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA