Zona gialla Puglia, arancione Sardegna, Sicilia e altre tre: domani cambio colori, ecco chi cambia e chi rischia

Giovedì 29 Aprile 2021 di Stefania Piras
Zona gialla Puglia, arancione Sardegna, Sicilia e altre tre: domani cambio colori, ecco chi cambia

La Sardegna spera di entrare in zona arancione insieme alla Calabria, alla Sicilia e alla Basilicata. La Puglia sogna la zona gialla. Domani si saprà se l'Italia sta imboccando la strada giusta per abbassare i contagi Covid e contemporaneamente, in maniera graduale, riacquistare porzioni di libertà. Domani si riunirà la cabina di regia del Ministero della Salute che ogni settimana ha il compito di fare il punto della situazione epidemiologica e di decidere quale regione merita di cambiare colore e quindi di assumere un regime più o meno restrittivo.

In un'Italia prevalentemente gialla, colore scattato lo scorso lunedì 26 aprile, sono pochissime le regioni destinate a cambiare colore.

In pratica, tra oggi e domani, vedremo il frutto delle restrizioni osservate negli ultimi 15 giorni, non l'effetto immediato delle riaperture. «Come atteso - spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - continua la lenta e progressiva discesa dei nuovi casi settimanali, frutto delle restrizioni di un'Italia tutta rosso- arancione delle scorse settimane, che proseguirà verosimilmente ancora fino a metà maggio». Come sempre, aggiunge, «il dato nazionale risente di situazioni regionali piuttosto eterogenee: la variazione percentuale dei nuovi casi aumenta in 3 Regioni e crescono i casi attualmente positivi in 5 Regioni».

Tre sono le regioni su cui sono puntati i fari. Spera la Sardegna, unica regione a passare in poco tempo dalla zona bianca alla zona rossa. Domani dovrebbe imboccare la lunga strada della progressiva mitigazione sanitaria e tornare quindi arancione. Mentre rischia di passare dall'arancione al rosso la Valle d'Aosta. Dopo settimane molto critche, infine, la Puglia, attualmene in zona arancione (ma con numeri da gialla tranne l'incidenza, 7 giorni fa), spera di passare in zona gialla. Rimangono in arancione la Calabria e la Sicilia. Confermate anche tutte le zone gialle.

Centri commerciali, orari e aperture durante la settimana e nei weekend: cosa si può fare in zona gialla

Il sistema a colori: possibili evoluzioni

In vista dell'estate, e in base al calo dei contagi, l'Italia dunque riapre poco a poco. È il "rischio calcolato" evocato dal premier Mario Draghi che abbina alle riaperture anche una progressiva capacità di vaccinazione su larga scala. Ed è l'inizio di una nuova fase e di un nuovo approccio alla pandemia che soprattutto gli amministratori delle regioni vorrebbero. Il sistema dei colori, dice il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ad esempio, andrebbe rivisto. Il sistema «penso possa essere stato utile nell'autunno dello scorso anno. Penso altrettanto che le misure in mezzo a una pandemia siano da modulare rispetto alla situazione contingente», ha detto Fedriga a Omnibus su La7. «Ad esempio - ha spiegato - a marzo 2020 erano utili misure restrittive nazionali. Oggi penso che nessuno si deve sentire smentito se, rispetto a situazione attuale, diffusione del virus ma anche condivisione da parte delle comunità delle misure, si possano trovare strategie diverse per essere più efficaci». «Ipotizzo che se la situazione può andare verso un miglioramento, con i vaccini e la stagione che ci può aiutare come è successo lo scorso anno - ha spiegato - si può andare verso un allentamento». Per esempio, ha aggiunto, «l'indice Rt funziona quando c'è un numero di contagi importanti», non quando ci sono pochi contagi. «Altrimenti c'è una distorsione del sistema. Bisogna usare equilibrio rispetto alla contingenza reale e quindi alla situazione del Paese». In generale, ha concluso, «non mi fossilizzo sulla gradazione dei colori, dipende dalle misure che si mettono in campo e le possibilità che si danno a imprese, cittadini e al lavoro di ricominciare». 

Ristoranti e bar, nuove regole: distanze, ingressi senza prenotazioni (in un caso), febbre

Riaperture zona gialla: centri commerciali, bar, ristoranti, palestre (calendario sino a luglio)

La situazione attuale: chi è in arancione e chi in giallo

C'è una sola regione in zona rossa: è la Sardegna. Cinque regioni sono in zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta.

In zona gialla è collocato il resto d'Italia e quindi le regioni Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto e alle province autonome di Bolzano e di Trento.

 

La Puglia

Per la prima volta dopo 2 mesi l'occupazione delle  Terapie Intensive scende sotto il 40%. La pressione sugli ospedali dunque si allenta ed è un buon segnale che potrebbe condurre la Puglia in zona gialla dopo settimane molto critiche.

La soglia delle Terapie intensive occupate in questo momento è al 39%, 10 punti in meno rispetto al picco del 49% toccato domenica 18 aprile. È in calo il tasso di occupazione anche nei reparti di Medicina Covid (malattie infettive e pneumologia) ma la discesa è più lenta: attualmente è pari al 46%, contro il picco del 51% di sabato 17 aprile. 

Spera nella zona gialla l'assessore Pierluigi Lopalco. «Già la scorsa settimana i 21 indicatori di riferimento andavano verso la zona gialla. Quei valori si confermano anche nella settimana in corso». Lo ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Puglia durante una intervista su Telebari. Secondo Lopalco, quindi, la Puglia da lunedì potrebbe essere in zona gialla. «L'Rt è inferiore a 1 - ha spiegato - è pari a 0,8. La situazione è in miglioramento e i parametri sono buoni. Aspettiamo la decisione del ministero».

Il caso Sardegna

La Sardegna dovrebbe passare dalla zona rossa a quella arancione. Nella settimana 21-27 aprile la Regione Sardegna ha registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da SARS-CoV-2 del 3,4%. Negli ultimi 14 giorni (14-27 aprile) si rileva un'incidenza di 251 casi positivi per 100.000 abitanti (250 x 100.000 è la soglia della zona rossa).  Anche l'indice Rt si è abbassato. L'ultimo Rt registrato si attesta a 0,81

Isole Covid-free in Italia, il piano spacca gli operatori: «Non siamo come la Grecia»

Regioni gialle in allerta, Zaia: «È un attimo tornare arancioni»

Mentre le regioni gialle sperimentano le riaperture i presidenti premono su una campagna di prevenzione. Se da un lato gli amministratori sono i primi a chiedere più libertà e possibilità di riaperture per tante attività ancora in standby, dall'altro sono terrorizzati dal fatto che l'allentamento delle restrizioni possa rappresentare un "Liberi tutti", un clima generale di relax che moltiplicando i contatti ravvicinati non aiuta l'abbassamento della curva dei contagi. 

Per questo il presidente del Veneto dice che non c'è nulla da festeggiare e avvisa tutti che ci vuole pochissimo per tornare a ristoranti e negozi chiusi, cioè in zona arancione.  «L'Rt in Veneto è allo 0,86% (più alto della Sardegna, ndr): è un attimo arrivare a 1 e passare in arancione», dice il Presidente del Veneto Luca Zaia. «Dipende da noi - rileva . Da tutti noi». L'incidenza è di 129 casi su100mila abitanti, l'occupazione delle terapie intensive è al 18%, quella dell'area non critica al 17%. «Siamo gialli - conclude Zaia - ma non è da far festa». 

Il Lazio registra un Rt pari a 0,85. Motivo per il quale l'assessore Alessio D'Amato avverte che è fondamentale mantenere alta l'attenzione. «Sono in diminuzione i valori di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e di area medica, quest’ultima rientra sotto la soglia di allerta. L’incidenza è a 139 per 100 mila abitanti», riferisce nel bollettino odierno. 

Anche l'Umbria è in zona gialla ma con parametri in lentissimo caso. L'indice Rt è a un passo dalla zona arancione e gli ospedali si stanno alleggerendo piano piano. «L'indice Rt - ha detto Marco Cristofori, del nucleo epidemiologico della Regione - è a 0,98 (0,90 quello italiano) e per questo la curva tende ad appiattirsi. È un dato a ieri, calcolato sugli ultimi giorni». 

Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA