Unica femmina in una classe di prima elementare con soli sei alunni, di cui cinque maschi. A Pellestrina (Venezia) c’è una principessa triste che, a scuola, non ha amichette con cui giocare. Succede alla scuola elementare “Zendrini”, l’unica scuola elementare dove sono state istituite due prime: una con 22 alunni (12 maschi e 10 femmine) e l’altra con 6 allievi (5 maschi e una femmina). I genitori della bimba sono pronti al ricorso al Tar contro questa composizione delle classi.
Roma, ragazza di 14 anni incontra i bulli della scuola: picchiata anche in vacanza
IL RICORSO «Abbiamo saputo che la bambina era inserita in una classe sola con 5 maschietti solo una settimana prima l’inizio della scuola. Altrimenti avremmo potuto fare scelte diverse, eventualmente anche aspettare un anno visto che la bimba è anticipataria. Avevamo già comprato diario, cartella e tutto l’occorrente, lei era entusiasta di iniziare la scuola e fare retromarcia, avrebbe potuto fare, anche psicologicamente, un danno peggiore». Infatti la piccola alunna, nata nel 2017, compirà 6 anni nel 2023, ma come previsto dalla legge, può frequentare la prima già quest’anno. «Chiediamo - prosegue la famiglia - che la bimba possa essere inserita in una classe dove possa trovare anche delle compagne, non solo maschi, anche per il benessere psicologico della bimba». Ci sono però alcuni vincoli: la classe in cui inserita sulla carta vede 7 iscritti, ma l’altra bambina ha optato per l’istruzione parentale da casa e non andrà in classe per tutto l’anno scolastico. La classe più numerosa può arrivare non oltre 22 perchè in classe c’è una disabilità e non si può derogare oltre. In questo modo sono state accolte tutte le richieste di tempo pieno. L’altra classe invece ha solo due rientri. «Se fosse stato per un anno - chiude la famiglia - avremmo stretto i denti, ma così vuol dire per cinque anni senza che nostra figlia possa avere amiche con cui giocare a scuola. Ci sembra una ingiusta “condanna”. Dal canto suo l’istituto risponde così: «Abbiamo applicato ciò che dice il regolamento d’istituto - spiega la dirigente dell’istituto comprensivo Chiara Leone - questa conformazione è così in quanto la bambina è anticipataria e perciò viene assegnata dove c’è posto. Pensavo che avere due prime classi a Pellestrina potesse essere un orgoglio per l’istituto, i genitori hanno intrapreso le vie legali, dunque attendiamo l’esito della vertenza».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout