Scuola, allarme dei presidi: «Fuori 40mila classi, servono spazi»

Martedì 7 Luglio 2020
Scuola, allarme dei presidi

Coronavirus. Allarme dei presidi per il rientro a scuola. «Servono decine di migliaia di locali in tutta Italia e calcolando che, secondo quanto riferito dal ministro, gli studenti che faranno lezione fuori dalle aule sono il 15%, circa 1 milione e 200mila, resteranno fuori 40mila classi. L'idea di collocare i ragazzi anche in locali nell'ambito dei beni confiscati alla mafia è bella, ma qui servono davvero tante strutture», ha detto il presidente  dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli.

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Il capo dei presidi ha sottolineato inoltre:
«Sappiamo che il Cts propende per i testi sierologici al personale scolastico e accogliamo questa misura favorevolmente. Ma se si ritiene che sia una misura utile meglio farli il prima possibile, magari anche prima dell'inizio scolastico, per rientrare a scuola in un quadro sicuro». «Sarebbe anche auspicabile fare i test ai docenti con supplenze lunghe e ad un campione statisticamente significativo di alunni, che in tutto sono 8 milioni e mezzo -  aggiunge Giannelli - Ovviamente è una cosa di cui si deve occupare l'autorità sanitaria, l'importante è che si faccia il prima possibile e visto che le lezioni dovrebbero cominciare intorno alla data del 14 settembre, sarebbe preferibile saperlo prima di riprendere.

Abbiamo visto che tra i bambini e i ragazzi si trovano più alte percentuali di asintomatici e quindi possono essere veicoli del contagio».

Ultimo aggiornamento: 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA