Le onde stavano per inghiottire la figlia adolescente e due amiche in uno dei tratti di costa più pericolosi della Sardegna, nella parte sud occidentale dell’Isola. Fernando Porcu, 60 anni, si è lanciato in acqua e ha salvato le tre ragazze.
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Il salvataggio
Giornata di tragedie tra mare e laghi. Quattro morti in Sardegna e Piemonte nel tentativo di salvare bagnanti in difficoltà a pochi metri dalla riva. A Marina di Arbus, località Gutturu de Flumini, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, un uomo di 60 anni, Fernando Porcu, operaio comunale di Villamar, ha visto la figlia e due sue amiche annaspare in acqua e si è gettato in mare lanciando l’allarme ai vicini di ombrellone. Ha salvato - insieme agli altri bagnanti che lo hanno seguito in acqua - tre ragazzine, compresa la figlia di 12 anni ma il suo cuore ha ceduto a pochi metri dalla riva. Le persone che erano con lui e che si sono buttate in acqua per dargli una mano, hanno tentato di rianimarlo sulla battigia, ma non c’è stato niente da fare. Una tragedia molto simile a quella di un’estate fa, sulla costa orientale dell’isola, a Muravera. Anche in quel caso protagonista e vittima un papà che salva il figlioletto e gli amici. Ma che poi, stravolto da fatica e onde, non ce la fa. Inutili per Fernando Porcu gli interventi della motovedetta della Guardia costiera, dei carabinieri e dei soccorritori del 118: l’elicottero arrivato in spiaggia per tentare un salvataggio in extremis è tornato alla base senza di lui. La figlia, invece, è stata portata in ospedale per accertamenti: non è grave, ma è sconvolta per quello che è successo. Le altre due ragazzine stanno bene. Tutta colpa di quel vento che, verso le 14.30, ha iniziato a creare in acque insidiose correnti e onde. Porcu, che come tutti i genitori teneva gli occhi incollati alla figlia in acqua, ha visto che la situazione stava diventando troppo pericolosa. Tutto a pochi metri dalla riva. L’acqua, in quel tratto di costa, non è subito alta. Ma - racconta chi conosce bene la zona - quando il vento soffia come questo pomeriggio, si formano onde particolarmente violente. Forse le ragazze non riuscivano a tornare verso la battigia e allora, seguito da altri bagnanti, il papà generoso ha raggiunto il gruppetto. Una lotta contro il tempo e contro il mare mosso. Si è formata una sorta di catena umana che dopo qualche minuto è riuscita portare tutti a riva. Compreso il padre disperato che nel frattempo ha iniziato ad accusare qualche difficoltà respiratoria a causa dello spavento e della fatica. Poi il decesso. Una tragedia che ha sconvolto la comunità di Villamar, paese della Marmilla a metà strada tra Cagliari e le spiagge di Arbus. Tutti conoscevano Fernando, operaio comunale, sempre disponibile e pronto a dare una mano per le iniziative che si organizzavano in paese.
Lago Maggiore
Sempre in provincia di Cagliari, a Pula, altri due morti. Un anziano di 87 anni è annegato mentre faceva il bagno e un altro bagnante, nel tentativo di rianimarlo - forse a causa dello sforzo e della fatica è stato colpito da un infarto. I due drammi, uno legato all’altro, sono avvenuti poco dopo le 17 nella località Fox’e Sali. Sul posto ambulanze ed elicottero del 118: inutili i tentativi di rianimare i due anziani. L’ altra tragedia sul lago Maggiore . A Baveno un 32enne di origini sudamericane è morto annegato. Si trovava con i familiari e alcuni amici alla foce del torrente Selva Spessa: si è sentito male e non è riuscito a riemergere.