Addio a Sara Pegoraro, morta per un malore a Villorba, in provincia di Treviso.
Sara Pegoraro morta dopo un malore: cosa è successo
Per far chiarezza sulle cause del decesso, la Procura ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato. Il sostituto procuratore Anna Andreatta, titolare del fascicolo, ha già disposto l'analisi del sangue per fare chiarezza sul tipo di sostanza che la modella potrebbe aver assunto. La tragedia nella sua abitazione, dove viveva con la mamma che l'ha trovata senza vita. Immediata la chiamata ai soccorsi, ma per Sara non c'è stato niente da fare.
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Il fatto è accaduto venerdì, 24 giugno, in mattinata. Sara è stata colta da un malore vicino al supermercato Aldi di viale della Repubblica ed era caduta in un fossato. Era stata soccorsa e portata in ospedale al Ca' Foncello per dei controlli. Poi un nuovo malore, in casa, provocato dall'assunzione di sostanze stupefacenti. Da chiarire quali. Un'assunzione che potrebbe esserle stata fatale.
Un anno e mezzo fa, era stata investita e lo scorso maggio era stata operata allo scafoide. Era stata lei stessa a testimoniare il tutto sui suoi social: «E anche questa è fatta. Grazie mamma per esserci stata sempre, pronta ad aiutarmi in ogni momento e grazie epr non avermi lasciata mai sola. Sei la mia ancora». Su instagram, l'ultimo post del 21 maggio scorso, la mostra con un polso fasciato e la scritta «Mi prendo un momento di pausa per prendermi cura di me stessa». Ad inizio mese, il 5 giugno, il compleanno con gli amici. L'ultimo.
Il ricordo degli amici
Il ricordo degli amici: «Ciao Sara, ci mancherai». Tutti sono attoniti per questa improvvisa scomparsa, tanti i messaggi sui social da amici e conoscenti. «Alla fine la grigliata che volevi tanto che facessi, la faremo insieme lassù, riposa in pace cugina», scrive Giulio. «Non ci posso credere, buon viaggio», aggiunge Federico. «Eri una persona speciale, chi ti conosceva lo sa. Avevamo già programmato la giornata ma tu purtroppo non sei venuta. Non ti dimenticherò mai», scrive Leonardo. «Per sempre», scrivono Marta e Ivano.