Coronavirus a Sabaudia: stabilimenti, bar e locali chiusi

Domenica 2 Agosto 2020 di Giovanni Del Giaccio
Coronavirus a Sabaudia, è assedio: stabilimenti, bar e locali chiusi

È ancora piena la spiaggia “Lido Azzurro” di Sabaudia quando arriva la notifica di chiusura della Asl. Ai clienti viene spiegato che c’è stato il bagnino positivo al Covid 19 e che si deve sanificare. Vanno via tutti, increduli, in fretta e furia. Chiedono cosa devono fare, sono preoccupati. Più tardi sul profilo facebook la proprietà parlerà di «sanificazione di tutti i locali a scopo precauzionale. Ci scusiamo per il disagio ma questo provvedimento è volto a tutelare con tutte le azioni possibili la sicurezza di tutti.Torneremo operativi tra qualche giorno. La Direzione ringrazia per la comprensione e la collaborazione».
Si tratta del secondo stabilimento balneare chiuso in 24 ore, in mezzo ci sono state la chiusura di un bar in pieno centro e di uno studio di fitness nella città delle dune, ma anche di tre locali a Latina: un bar, una pizzeria e una discoteca frequentati da giovanissimi. Il timore è che non sia finita, anzi, tanto che il livello di attenzione è massimo e la situazione viene monitorata ora per ora. 

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Ma perché? È successo quello che il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, sintetizza così: «Basta una scintilla e si accende un focolaio. È stato così per il gruppo di amici nel quale c’era il bagnino di Sabaudia e che hanno frequentato locali che adesso vanno presidiati». Nel pomeriggio si è aggiunto - appunto - il “Lido Azzurro”, ma altre situazioni vengono osservate. «A chi nega l’uso della mascherina - aggiunge Casati - faccio semplicemente tanti auguri. La situazione che emerge è chiarissima, in questo modo rischiamo di giocarci l’effetto lockdown, mi sembra un duro colpo per i negazionisti». 

In provincia di Latina ci sono stati cinque contagi in un giorno, l’ultima volta era accaduto tre mesi fa, l’1 maggio. E sono tutti riferibili al bagnino - tra di loro anche la fidanzata - mentre si attende l’esito dei tamponi dei contatti più stretti. Ricostruire i “link” è particolarmente difficile già quando c’è un positivo che è stato in pochi luoghi e del quale si può ricostruire il percorso, figuriamoci quando si è di fronte a spiagge o discoteche. Il cosiddetto “contact tracing” è difficilissimo.

«Tutti i locali frequentati dal gruppo sono stati oggetto di sanificazione, il personale interessato nei giorni della frequentazione è stato posto in quarantena e sono stati effettuati o sono in corso i tamponi - spiegano dalla Asl - In via precauzionale, si chiede agli utenti dello stabilimento balneare “Il Gabbiano” nei giorni che vanno dal 26 fino al 30 luglio, come a coloro che hanno frequentato la discoteca di Latina “l’Ombellico” nella serata del 28 luglio, di contattare con urgenza il numero verde regionale emergenza covid 800 118 800»

Il timore - alla Asl nessuno lo nasconde - è che ci si possa trovare di fronte a una nuova ondata di contagi. A Sabaudia, in piena stagione estiva, con ricadute che sono facilmente immaginabili. Per questo è importante isolare, evitare nuovi contatti, prevenire finché possibile. 

E mentre la tenda per i tamponi “drive in” dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ha visto anche ieri decine di auto in fila, si sta pensando a un percorso dedicato solo per chi ha avuto contatti con quello che già è stato definito il “cluster” del bagnino. Ma fare subito il tampone - per chi non ha avuto un contatto ravvicinato - serve a poco. Si devono attendere alcuni giorni e nel frattempo restare in isolamento.

In spiaggia, ieri, l’impressione è che ci fosse meno gente. La chiusura del “Gabbiano” era ovviamente argomento di discussione. Anche a chilometri di distanza, per esempio da “Carbonelli”: «C’è preoccupazione, è inevitabile - spiega Teresa - le presenze sono meno, anche nella spiaggia libera, e negli spazi comuni si fa più attenzione a distanziamento e mascherine». Certo che a Sabaudia, in questo periodo, non ne va bene una. Il focolaio tra gli indiani - ormai sotto controllo - il bengalese venditore ambulante positivo che è stato fermato prima di andare a vendere in spiaggia, ma che forse c’era stato già nei giorni precedenti, adesso due stabilimenti e un bar chiuso con il rischio che non sia finita qui. 
Intanto il sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, ha emanato un’ordinanza che vieta la vendita in spiaggia agli ambulanti. Alla luce dei fatti, solo una minima parte del problema.
 

Ultimo aggiornamento: 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA