La matrigna la tormentava da anni e, alla fine, la bambina è scappata di casa. Le continue vessazioni sono durate per otto anni, dal 2013 al 2021. Maltrattamenti, minacce e vere e proprie violenze che si sono consumate nell'abitazione di La Storta, in provincia di Roma. La donna, una 51enne del camerun, accusata di maltrattamenti e minacce, la buttava sotto l'acqua bollente e la costringeva a dormire bagnata. Ma non finisce qui. La donna, infatti, insultava continuamente la piccola, dicendole: «Sei una strega mandata da tua madre a rovinarmi la vita».
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La storia
Secondo quanto raccontato da Erika Chilelli de Il Messaggero, la piccola era arrivata in Italia nel 2013, quando aveva solamente 5 anni, in compagnia del papà, di quattro fratellastri e della nuova compagna dell'uomo. La bambina era giunta in Italia con la curiosità tipica della giovane età e la voglia di scoprire una nuova parte di mondo, ma soprattutto di crescere in un ambiente familiare sereno. Ma pochi mesi dopo il suo arrivo è iniziato il suo incubo. La matrigna era ossessionata dalla sua presenza e si comportava in modo molto diverso rispetto ai suoi figli. Ogni pretesto era buono per sgridarla, dai vestiti alla camera in disordine. La mandava a scuola senza merenda e le proibiva alcuni alimenti, riservati al resto della famiglia. Comportamenti che sono andati avanti fino a quando la minore non ha raggiunto i 14 anni e ha deciso di rifugiarsi in una casa famiglia.
La denuncia
«Mi ha buttato sotto la doccia di acqua bollente e mi ha obbligata a dormire bagnata perché una sera non avevo finito di cenare - ha raccontato la ragazzina davanti ai giudici -. Mi insultava: diceva che ero una put***a e una strega, la figlia del diavolo mandata in casa sua per rovinarle la vita e inoltre non voleva che parlassi con mia madre al telefono perché era gelosa. Ripeteva in continuazione che ero brutta, grassa e, dopo avermi rasato i capelli a zero, mi diceva che nessun ragazzo mi avrebbe voluta».
Salvata dall'insegnante
Tutte violenze che la giovane ha deciso di confidare a un insegnante della scuola media che frequentava, al quale ha parlato anche di episodi di autolesionismo: «Ha cominciato a raccontarmi che non stava bene e che era triste, inoltre indossava sempre gli stessi vestiti e nessuno veniva a prenderla a scuola». Da lì è partito un esposto della preside alle autorità che, nel maggio del 2021, hanno allontanato la matrigna dall'abitazione. Il giorno successivo, però, la minorenne si è sentita costretta a fuggire di casa per via delle reazioni di rabbia della famiglia ed è stata accolta in un centro. E in aula ha confessato che non ha mai pensato di tornare a casa perché è un posto dove non si trova bene.
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