Rapper di Milano: minacce e sparatorie, la sfida in stile gangster

`Due bande rivali si affrontano a San Siro: parte un colpo di pistola, ferito un giovane

Martedì 18 Gennaio 2022 di Claudia Guasco
Rapper di Milano: minacce e sparatorie, la sfida in stile gangster

Il bersaglio del proiettile era il rapper Islam Abdel Karim, in arte Kappa24K, 32 anni, nato in Egitto e cresciuto a San Siro. A sparare, secondo gli investigatori, è stato Carlo Testa, cinquantenne con precedenti per traffico di stupefacenti, fermato quattro giorni fa con l'accusa di tentato omicidio. Ma dietro l'agguato, stando alle intercettazioni riportate dal gip, «ci sarebbe un mandante», un altro celebre personaggio della scena rap milanese. Stesso quartiere di Kappa24K, medesima rabbia e voglia di emergere. E profondi dissidi per «questioni legate all'ottenimento di contratti musicali» con una major discografica.
«UN'ESECUZIONE»
Non ci sono solo contrasti sullo spaccio di droga nella faida tra bande rapper che infiamma la città, ma anche rivalità professionali per aggiudicarsi un posto nella scuderia di una primaria etichetta internazionale.

A rilevarlo, sulla base di una conversazione intercettata, è il gip Chiara Valori nell'ordinanza di custodia in carcere a carico di Carlo Testa, protagonista della «spedizione punitiva» dell'8 gennaio in via Monte Falterona.

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È proprio Islam, scrive il giudice, «a fornire anche una possibile chiave dell'accaduto». Al telefono, scatena la sua furia contro Testa: «A me vieni a fare questo, a me! Che hai mangiato, bevuto con me vieni a fare l'agguato con trenta persone, infame lurido. Era un'esecuzione, hanno cercato di centrarmi più volte. Se non lo trovano prima le forze dell'ordine, quel Carlo lì lo mando in coma». A questo punto il suo interlocutore amplia il raggio d'azione: «Dovrebbero prendere anche il mandante fra', eh». Kappa24 non ha dubbi: «Rondo, quel figlio di pu...na di Rondo. Che è iniziato tutto per colpa sua. Se la passa liscia». L'amico lo rassicura: «Fra', comunque lo piglieranno e se quello parla prenderanno pure il suo mandante. Rondo di me..a, che si merita di entrare dentro così almeno scrive testi come si deve». La sparatoria di inizio gennaio, sottolinea il giudice, «pare doversi iscrivere in una contesa fra opposte fazioni, che paiono intenzionate a confrontarsi nuovamente». Mai l'odio, fino a questo momento, aveva spinto i rivali a impugnare le armi. Anche se il clima di violenza tra rapper, dapprima confinato nei brani con offese reciproche a raffica, è progressivamente salito di livello. A settembre Rondo, appena colpito da Daspo, sfidava l'odiato Paki: «Non continuare a nasconderti in quartiere. Chiudiamo per sempre questa faida tra Rozzano e San Siro». Un invito a lasciare da parte i brani e misurarsi sul ring. Poi è Kappa24 ad alzare il tiro. Prende di mira il pluripregiudicato di via Fleming Carlo Testa: «Non fare troppo il gangsta, finisci con tre buchi in testa», è il consiglio poco amichevole in un suo brano.

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Dieci giorni fa arrivano allo scontro finale. Un testimone che abita proprio sulla piazza sente delle urla, apre la finestra e vede il rapper Islam con il telefono in mano. «Mostra al suo interlocutore la numerosa presenza del suo gruppo e poi grida: Venite qui, siamo in piazza Falterona, vi sparo in faccia». Testa raccoglie la sfida. Arriva a bordo di un'auto, scende già con la pistola in pugno e «inizia a sparare vari colpi ad altezza d'uomo, a caso». Colpisce un giovane al femore e scappa. «Anche 24K prendeva una pistola nera e sparava in aria per poi fuggire all'interno di un condominio».
SICUREZZA
Pareva un regolamento di conti tra Testa e Islam, ma l'ipotesi del gip è che ci sia un mandante e i contrasti siano da cercare nelle rivalità professionali. La vicenda, con le violenze di Capodanno in Duomo e il vigile aggredito qualche giorno fa, ha imposto la questione sicurezza in consiglio comunale. «Mi assumo le mie responsabilità - ha detto il sindaco Giuseppe Sala - Il Comune assumerà 500 nuovi agenti della polizia locale, ci aspettiamo che questo ingente sforzo sia accompagnato da un adeguato e immediato rinforzo da parte dello Stato».

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 22:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA