Brescia, ragazza 24enne costretta a sposarsi: condannati a 5 anni i genitori e il fratello

Il padre e la madre volevano celebrare il matrimonio in Pakistan

Lunedì 19 Dicembre 2022
Brescia, ragazza 24enne costretta a sposarsi: condannati a 5 anni i genitori e il fratello

Il tribunale di Brescia ha condannato a 5 anni i genitori di una ragazza di 24 anni di origine pakistana che avrebbero voluto far sposare la figlia in patria secondo un matrimonio combinato e che nell'estate di tre anni fa, con le tre sorelle più piccole, era riuscita ad allontanarsi dalla famiglia di origine per entrare in una struttura protetta.

Condannato anche il fratello a 5 anni e un mese per maltrattamenti.

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La condanna

Il reato per cui la madre e il padre sono stati condannati è quello previsto dall'articolo 558 bis del codice penale, che punisce chi organizza nozze combinate. In questo caso si parla di tentativo di far sposare la ragazza che aveva manifestato la sua non volontà a sposarsi. «Parliamo di persone schiave dei loro retaggi culturali. Emerge il poco rispetto nei confronti della libertà personale delle donne» ha spiegato il pm in aula. «Mi dissero che se non avessi fatto come dicevano loro avrei fatto la fine di Sana Cheema» aveva raccontato in aula la presunta vittima. La vittima si chiama Sana Cheema, la giovane di origini pakistane, cittadina italiana con residenza a Brescia, che secondo le autorità italiane, ma non quelle pakistane, sarebbe stata uccisa in patria dai parenti perché avrebbe rifiutato le nozze combinate. In giornata è attesa la sentenza.

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Ultimo aggiornamento: 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA