Procida Capitale italiana della Cultura 2022, perché ha vinto e quali sono i progetti. In arrivo 1 milione di euro

Lunedì 18 Gennaio 2021 di Laura Larcan
Nella foto il titolo del progetto vincitore di Procida a capitale della cultura 2022

Le balene dell’area marina protetta, le location per il cinema, il buen retiro per scrittori e poeti, Procida terra amata da Elsa Morante e Massimo Troisi, si prende la sua rivincita puntando tutto sulla “cultura come felicità sociale”: questo è il fil rouge che ha guidato il dossier vincitore.

Piccolo gioiello incontaminato del golfo di Napoli non lontano da Ischia, diventa Capitale italiana della Cultura del 2022. A fare breccia nella commissione del Ministero dei beni culturali e del turismo(superando le altre nove candidate finaliste) è stato il progetto all’insegna di un titolo ad effetto “La cultura non Isola” votato alla “felicità sociale”. «Procida si candida a Capitale Italiana della Cultura perché la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza - si legge nel documento - è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo».

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Lasciandosi alle spalle l’eco delle ultime notizie di cronaca politica (l’arresto per tangenti dell’assessore comunale con deleghe al Contenzioso e all’Acquedotto), l’isola si prende la sua meritata vetrina con un programma di rilancio anche grazie al tesoretto di un milione di euro “vinto” con la sua nomina.

D’altronde tanti erano stati i testimonial che facevano il tifo per questo patrimonio del mare napoletano, da Toni Servillo a Gigi D’Alessio, da Luisa Ranieri a Valeria Parrella, fino al direttore del Giffoni Festival.

In che cosa consiste allora il dossier di candidatura? «Il percorso che ha portato alla creazione e consegna del dossier di candidatura - spiegano dalla delegazione - è una significativa esperienza di innovazione sociale, per la centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità. Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale».

 

In concreto? Si tratta di 44 progetti culturali da mettere in campo in 330 giorni in previsione del 2022, con il coinvolgimento di 240 artisti, per 40 opere originali e 8 spazi culturali frutto di una rigenerazione urbana. Il tema che accomuna i progetti è quello della sostenibilità ambientale, dell’accoglienza del diverso, passando naturalmente per la millenaria cultura marinara dell’isola. Tutto questo è nato da una serie di assemblee pubbliche in cui sono stati convocati tutti i cittadini di Procida, circa 250 persone tra giovani e anziani per condividere idee e progetti. Non sono mancate tante iniziative a sostegno della candidatura di Procida, più o meno simboliche, come la flotta di barchette di carta “biodegradabile” lanciate in acqua (era il 23 dicembre scorso) dai ragazzi dell’isola (d’accordo con altre isole italiane) per conquistare le rotte del mare.

In cantiere dunque, mostre, festival di cinema, performance e opere site specific. Riqualificazione di luoghi simbolo dell’isola, ma anche progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte. Ma anche progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione, trasformando Procida per il 2022 in un palcoscenico di confronto internazionale sul ripensamento del proprio patrimonio culturale in termini di modernità.

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Ultimo aggiornamento: 19:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA